L'installazione di sculture performative di grandi dimensioni è anche un contesto di trasmissione. Gli antenati oceanici ci aiutano a praticare forme di divenire fluido, collettivo ancestrale, compostato e multiplo.
I corpi prendono forme fluide e indistinguibili all'interno di texture morbide, trasformandosi in strutture in movimento che diventano archivi di antenati. Tessuti intrecciati a mano, creati insieme alle donne artigiane maya della penisola dello Yucatan, in Messico, ci guidano insieme ad Amanda Piña in un rituale contemporaneo nel cuore dell'oceano: un luogo che è allo stesso tempo origine e destino, dove recuperiamo le nostre radici e ripensiamo a come vivere sulla Terra.
In scena, allieve e allievi di Summer Lab organizzato da Lost Movement e ArteMente che hanno partecipato alla formazione guidata da Amanda Piña.
[...] un'intrigante performance installativa come omaggio ai movimenti delle antiche specie sottomarine [...]. Intrecciando i movimenti micro e macro, il cosmico e il politico, l'oceano appare come una confluenza di flusso e decadenza, ma anche come un vibrante regno vitale che sostiene la nostra vita.