Un invito a disimparare l'idea moderna e coloniale dell'essere umano come entità separata dall'ambiente, per riscoprire le connessioni di cura tra i corpi umani e quelli delle montagne, dei ghiacciai e delle acque. The School of the Mountain and the Waters è un progetto ideato da Amanda Piña, insieme a Juan José Katira Ramírez, Michel Jimenez, Sofía Cardona Parra e Rocío Marano, che intreccia pratiche indigene, ricerca scientifica e performance per ricomporre le relazioni: tra corpi umani e corpi delle montagne e delle acque, tra saperi antichi e immaginari futuri.
Un lavoro video apre nuove visioni sull’acqua e la terra.
Visitabile negli orari di apertura del museo dal 3 settembre.
Gli spazi del museo si trasformano in luoghi di ascolto, attraversati dalle pratiche performative degli artisti del collettivo guidato da Amanda Piña.
Mercoledì 3, giovedì 4 e venerdì 5 settembre dalle 14 alle 16. Accesso con il biglietto d'ingresso al museo.
Un training di adattamento ai cambiamenti climatici per praticare nuove idee più sostenibili su ciò che sono i nostri corpi e l'ambiente. I Mountain talks sono strutturati come una serie di incontri con artisti, attivisti, ricercatori e persone interessate alla sostenibilità ambientale, riuniti grazie a una open call in scadenza il 3 agosto.
Il percorso ha inizio il 2 settembre dalle 17.30 alle 19 con un incontro conoscitivo e prosegue negli stessi orari mercoledì 3, giovedì 4 e venerdì 5 settembre. Domenica 7 settembre alle 11 è prevista una restituzione pubblica del lavoro condiviso.