Due danzatori attraversano in scena stati emotivi diversi e raccontano così la complessità dell’esistenza. I loro gesti rivelano intimità e vulnerabilità, sfidando le convenzioni sul maschile. I loro corpi sono speculari ma divergenti e incarnano conflitti e armonie. Proprio come nel corpo di Frida Kahlo, cha sapeva unire in sé e nella sua arte il buio e la luce, lo spirito e la materia. L’ispirazione arriva da Le due Frida, una rappresentazione della moltitudine che ognuno di noi può contenere.
Si intravede un ascolto molto interiore del corpo, che si esterna dai movimenti evocativi dei due interpreti, decisi e, a tratti, perfino ironici in un’immersione multisfaccettata nella poetica di Frida Kahlo per valorizzare la complessità dell’essenza umana.