Oriente OccidenteOriente Occidente Logo
05/09/2025 - 21:30

MoM Officina

Echi degli antenati: Danza, resilienza e identità San

Robin Lamothe / Collective/less, San Culture | ph Anouck Everaere

Tra gli Ncoakhoe (San) del Botswana, la danza ha un potere curativo. In questi rituali centrali, gli uomini entrano in stati di trance attraverso il movimento della danza, guidati dai canti e dai battiti ritmici delle donne, per accedere al mondo degli spiriti e allontanare le malattie. Il loro significato però va oltre la guarigione. La connessione necessaria per prendere parte a questi rituali lega le persone in una trama di cura, intrecciando il benessere personale con quello collettivo. Attingendo a questo ricco patrimonio, i membri del collettivo Xg'ae a tséé reinterpretano, adattano e reimmaginano creativamente queste pratiche ancestrali. Attraverso la conoscenza depositata nei loro corpi e le loro parole, condividono l'importanza di queste danze nel mondo contemporaneo.

La performance di danza tradizionale sarà preceduta da un dialogo tra l'antropologa Leïla Baracchini e gli interpreti.

FOCUS BOTSWANA

Selezionata per una residenza artistica a Oriente Occidente Studio, la compagnia Collective/less arriva a Rovereto per un periodo di due settimane al termine delle quali condividerà il lavoro fatto.

Guidata dal coreografo Robin Lamothe, che in quest'occasione collabora con performer provenienti dal Botswana e appartenenti alla comunità San, che intrecceranno alla produzione la loro conoscenza corporea delle danze tradizionali.

Oriente Occidente dedica alla cultura San alcuni appuntamenti di danza e approfondimento.

Accessibilità

Accessibile a persone con disabilità fisica.

Per maggiori informazioni sull'accessibilità click qui.

Echi degli antenati: Danza, resilienza e identità San

Interpreti Almah Stanley, Annah Zachariah, Abram Morris, Kesaitse Mothusiemang
Antropologa
Leïla Baracchini

Durata 30' (oltre al dialogo)

Talk

Leïla Baracchini è ricercatrice presso l'Istituto di Scienze Sociali delle Religioni dell'Università di Losanna (Svizzera). Dal 2012 lavora sui processi di rivitalizzazione culturale tra i San parlanti Naro del distretto di Ghanzi (Botswana), concentrandosi sull’arte contemporanea e sulle danze di guarigione. È autrice di Entre désert et toile (Alphil 2021), ha pubblicato numerose ricerche sull’arte e la cultura San e ha curato diverse mostre in collaborazione con artisti San e ONG guidate dai San in Sudafrica e in Svizzera.

Almah Stanley, Annah Zachariah, Abram Morris e Kesaitse Mothusiemang sono danzatori del villaggio di D’kar, nel distretto di Ghanzi, Botswana. Insieme formano il gruppo Xg’ae a tséé (letteralmente “Lavorare insieme”). Da diversi anni si esibiscono con canti e danze tsutsube, direttamente ispirati alle danze tradizionali di guarigione, all’interno di due compagnie di danza tradizionale, Kuru a boo e Kare tshaa. Il loro talento è stato riconosciuto con numerosi premi ai National Arts Competitions (Botswana).


Sostenuto dal Comune di Rovereto per Rovereto Città della Pace.