Introduce l’incontro Luisa Chiodi, direttrice scientifica di Osservatorio Balcani e Caucaso.
Sono movimenti spontanei, ma non certo imprevisti. Non hanno bandiere, se non quella nazionale. Non abbracciano ideologie e non seguono leader politici. Sono riusciti a travolgere dittatori come Ben Ali e Mubarak e a mettere in crisi altri come Assad, che ancora resistono provocando dei veri e propri bagni di sangue. I loro protagonisti sono giovani, non solo ragazzi ma anche ragazze, che sono scesi in piazza per chiedere lavoro, ma soprattutto giustizia, libertà e democrazia. E per democrazia si intende anche uguaglianza tra uomini e donne. Un percorso che non può che essere lungo e irto di ostacoli, ma che certo ha fatto sì che nulla rimanga come prima, anche per l’Europa. E al contrario di quanto era avvenuto finora, adesso il contagio culturale arriva da Sud.