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02/09/2005 - 16:00

Foyer dell’Auditorium Fausto Melotti

La trilogia del mito

MICHELE ABBONDANZA e ANTONELLA BERTONI

Conduce l’incontro Elena Cervellati, ricercatrice e autrice della recente pubblicazione Abbondanza Bertoni edita da L’Epos – collana Dance for word/Dance forward.



“Contrapponiamo l’analogia-metafora all’illustrazione, più per associazione che per descrizione. Vaghiamo nella penombra delle forme e dei movimenti che ci circondano cercando nel riprodurli quelle vibrazioni ‘viventi’ che in genere nascondono: forme che gli esseri e le cose non fanno normalmente apparire”.

Antonella Bertoni e Michele Abbondanza



Con Polis si conclude il viaggio intrapreso da Michele Abbondanza e Antonella Bertoni  attorno al mito, in cerca dell’essenza del sacrificio quale dimensione tragica dell’amore.

L’esperienza individuale dell’eros, innalzata a esperienza universale attraverso il mito, rivela da un lato l’ineluttabilità del legame d’amore capace di sopravvivere al sacrificio degli amanti stessi, dall’altro la fragilità dei confini tra sé e l’altro, tra il proprio sentire e il sentire comune.

Con questa trilogia i due danzatori ci conducono attraverso le prove di un amore che muta irreversibilmente la consistenza del tempo, la forma dei corpi, il ritmo dei movimenti, che dichiara l’impossibilità di rimanere inerti, di mantenere uno sguardo distaccato, neutro, oggettivo su di sé e sul mondo.

 

Dopo una prima formazione a New York con Alwin Nikolais e Merce Cunningham, Michele Abbondanza partecipa all’esperienza veneziana di Carolyn Carlson al Teatro La Fenice nei primi anni ‘80, per poi fondare con alcuni danzatori della compagnia il gruppo Sosta Palmizi.

L’incontro nel 1988 con Antonella Bertoni, danzatrice formatasi tra Roma e Parigi, segna l'inizio di una collaborazione artistica che porta nel 1995 alla fondazione della Compagnia Abbondanza/Bertoni, con cui si apre un capitolo fondamentale nel panorama coreografico Italiano.

Nel 2002 debutta Alcesti, prima parte del progetto Ho male all’altro, liberamente ispirato alla mitologia greca, che prosegue nella stagione 2003/2004 con un secondo lavoro coreografico sul mito di Medea.