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06/09/2010 - 15:00

Palazzo della Fondazione Cassa di Risparmio

La rivoluzione della bioedilizia. Case quartieri, città sotto il segno dell'eco-compatibilità.

Paolo Berdini

Paolo Berdini, membro del Consiglio nazionale del WWF

Che cosa intendiamo quando parliamo di bioedilizia? Quali sono i vantaggi della eco-architettura? È vero che essa non solo non limita le comodità a cui siamo abituati nella nostra casa ma, anzi, produce anche un miglioramento del benessere e della qualità della vita? Come possono le nuove abitazioni ecocompatibili godere di particolari accorgimenti, tali da ridurre l’inquinamento e i consumi/ spese, senza intaccare le comodità a cui siamo abituati? E soprattutto, è vero che ad essere ripensato oggi dovrebbe essere più complessivamente lo stesso modello di sviluppo delle nostre città e dei nostri quartieri, troppo spesso vittime dell’abusivismo edilizio, del degrado urbano e dell’assenza stessa di un serio piano regolatore capace di interpretare il buen vivír a tutela e nel rispetto dei cittadini?

Urbanista, si è laureato in ingegneria civile edile presso l’Università di Roma La Sapienza. Svolge attività di progettazione e consulenza per le pubbliche amministrazioni in materia urbanistica. Dal 2009 è membro del Consiglio nazionale del WWF. È stato Segretario generale dell’Istituto nazionale di urbanistica dal 1990 al 1992. Nel 1993 è stato tra i soci fondatori dell’associazione culturale Polis. Autore di piani urbanistici comunali generali e particolareggiati, nel 2009 ha concluso la redazione del Piano di assetto del Parco regionale dei Castelli romani. Il suo ultimo volume è L’Italia fai da te. Storia dell’abusivismo edilizio in Italia (Donzelli editore, in libreria nel mese di settembre 2010). Ha pubblicato inoltre La città in vendita, centri storici e mercato senza regole (Donzelli editore, 2008) e Il Giubileo senza città (Editori Riuniti, 2000). Collabora con il quotidiano Il Manifesto.