Modera l’incontro Paolo Mantovan.
L’immigrazione è uno dei grandi temi degli ultimi anni. In diverso modo ha seguito la storia del nostro Paese che, volente o nolente, è una estensione geografica dell’Europa a cui approdare. Si sono alternate fobie, spinte all’integrazione, drammi – grandi drammi –, un sentire sospeso tra accoglienza e timore, il tutto aggravato da scarsa informazione e anche dalla paura che sta attanagliando la popolazione in questo presente così poco comprensibile. Eppure quello che viene sommariamente definito come immigrazione è un complesso reticolo di realtà, temi, storie. Per capirci siamo come di fronte a un imbuto ed è facile concentrarsi sul flusso che esce dalla strozzatura dimenticandosi di quanto entra dalla parte opposta. Tra gli immigrati troviamo chi fugge dalla povertà, chi fugge dai conflitti, chi aspira a un futuro migliore, ma anche chi specula su questi drammi e molto altro... E, nonostante i silenzi o le generiche dichiarazioni di intenti, è ora più che mai necessaria un’azione reale e una riflessione condivisa su questo fenomeno per trovare le risposte adatte. A parlarne a Linguaggi è l’onorevole Cécile Kyenge che è stata ed è una delle voci politiche più autorevoli che si sono levate sul tema.