La Compagnia U-Theatre viene dall’esotica Taiwan e giunge a Rovereto come degna rappresentante dell’Oriente in questa edizione del Festival. Fondata nell ’88 da Liu Ching-Ming trova una prima ragion d’essere nella “U” della sua denominazione: una trascrizione fonetica di un carattere cinese che significa “eccellente” e che in tempi antichi si riferiva al termine “artista da palcoscenico”. Dopo un’esperienza nell’avanguardia teatrale taiwanese e dopo gli studi newyorchesi di drammaturgia e arte dello spettacolo, Liu Ching-Ming studia con Jerzy Grotowski, attraverso il cui insegnamento sposta radicalmente la sua concezione di rappresentazione dal racconto verso il corpo. Tornata nel suo paese d’origine si cimenta in alcune produzioni ed in seguito costituisce e dirige la Compagnia U-Theatre, il primo gruppo di attori professionisti taiwanesi definiti “attori eccellenti”. Attraverso produzioni di un teatro orientato verso l’attore, come è consuetudine nell’arte cinese, i componenti della Compagnia seguono un impegnativo allenamento che oltre agli esercizi fisici e la corsa in montagna comprende la pratica della tradizionale danza taiwanese, della meditazione, delle arti marziali come il Tai Chi Chuan e l’esercizio musicale del tamburo. Tutto ciò porta i membri del gruppo a migliorarsi come attori, ma prima di tutto come uomini, poiché l’uomo è ciò che sta alla base dell’U-Theatre. L’attenzione rivolta alla qualità della vita consente così di raggiungere una recitazione più intensa e significativa ed a questo proposito Liu sostiene che “essere un attore significa rendere visibile e percepibile ciò che è più elaborato nella propria esistenza”. Gran parte dell’allenamento del gruppo di artisti si tiene all’aperto, sulle montagne nei sobborghi di Taipei. Ciò accade anche per gli spettacoli, che hanno così lo scopo di portare il teatro alla gente. Nel ’96 si unisce alla Compagnia Wong Chee-Mun, un maestro percussionista che inizia a creare un qualcosa di nuovo e di diverso dall’Opera cinese, caratterizzato dalla fusione di due arti: le percussioni ed il teatro. Lo spettacolo presentato a Rovereto, che in seguito andrà in scena alla Biennale di Lione, è The Sound of Ocean una suggestiva performance musicale e teatrale. Ci sono voluti alcuni anni per la sua realizzazione, centrata sul mistero del suono dell’oceano, sulla sua profondità insondabile, sul fluire e rifluire delle sue acque. Il maestro Wong Chee-Mun spiega che The Sound of Ocean è composto “di vibrazioni unite fra loro in armonia”, come l’acqua della vita che alimenta le nostre anime. Questa rappresentazione vede la presenza di gong e tamburi ed è suddivisa in cinque parti: Collapse (Sprofondamenti), Flowing Walter (Fluire dell’Acqua), Breakers (Spaccatura), Listening to the Ocean Heart (Ascoltando il cuore dell’Oceano) e The Sound of Ocean (Il Suono dell’Oceano). La struttura portante di questo lavoro si basa su tre momenti: Flowing Water che simula il continuo scorrere dell’acqua, Listening to the Ocean Heart la sperimentazione di una prudente calma e serena accettazione della morte e The Sound of Ocean che esprime l’infinito risveglio della vita e la pace eterna della morte. Lo spettacolo riflette pienamente lo stile della Compagnia U-Theatre volto alla ricerca di una vita autentica dalla quale gli attori attingono concentrazione e forza spirituale.