Autore poliglotta che ama mescolare i linguaggi della danza, Marco Auggiero è artefice di uno stile libero dagli schemi che attraversa le tecniche nel nome della spettacolarità e della fruizione più estesa. Fondatore della LABART Contemporary Dance Company e del connesso Centro di formazione LabArt Dance di Napoli, Auggiero è inoltre coreografo per la televisione e direttore artistico della rassegna Arenile Dance Festival.
Il suo nuovo progetto per la sua compagnia di dieci danzatori viene coprodotto da Oriente Occidente essendo stato vincitore della scorsa edizione del Concorso Coreografico Danz’è. Un omaggio alla sua città, Napoli, e una riflessione ad ampio spettro sulle mutazioni genetiche. Il titolo? OVO/una deviazione dal percorso originale. Partito dalla leggenda partenopea di Castel dell’Ovo secondo cui il destino del castello e dell’intera città di Napoli sono legati a quell’uovo nascosto dal poeta Virgilio nei sotterranei della fortezza costruita sull’isolotto di Megaride, Auggiero si spinge al concetto di evoluzione/ involuzione della specie. L’uovo è innanzitutto ovulo, ovvero gamete femminile fonte di vita, seme originario da cui si sviluppa l’essere umano minacciato da continue mutazioni che regolano l’intero ciclo della vita, animale e vegetale. Ma l’affondo di Auggiero va oltre: “L’uovo transgenico è la nascita di una nuova specie vivente? E’ una nuova alba? Oppure è l’estinzione dell’essere umano così come lo conoscevamo?”.