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08/05/2007 - 22:00

Auditorium Melotti

Novecento 2° atto

Novecento, progetto ambizioso e affresco magniloquente, è dedicato ai volti e ai corpi dei contadini emiliani (come si legge a chiusura dei titoli di testa) e viene accolto freddamente negli Stati Uniti, incrinando quella prospettiva internazionale che Bertolucci aveva mostrato di apprezzare con il film precedente; ma non c’è da stupirsi che tale epopea fiammeggiante risulti sgradita nel paese del capitalismo reale. L’opera viene divisa e programmata in due atti. Nel primo atto, allo scoccare del 1900 in una fattoria emiliana nascono Alfredo Berlinghieri (Robert De Niro), erede del padrone, e Olmo Dalcò (Gérard Depardieu), figlio di contadini: sono amici d’infanzia ma la guerra li separa e al ritorno entrambi si trovano una moglie. Nel secondo atto, le loro strade divergono principalmente per le contrastanti scelte ideologiche: Olmo è un attivo antifascista, Alfredo resta sostanzialmente indifferente agli avvenimenti storici; si ritrovano il 25 aprile 1945 quando nella cascina i partigiani processano i padroni. Talvolta eccessivo e leggermente sovrabbondante Novecento si ricorda per alcune pagine ispirate: per la descrizione vivida della famiglia Dalcò, dove spicca la figura del patriarca interpretato dall’eccellente Sterling Hayden, per il ritratto commovente di Ada (Dominique Sanda), per i mostruosi Attila e Regina (Sutherland e Betti) attorno a cui ruota un mondo arcaico e materico: acqua, sangue, seme e terra si impastano nel cromatismo denso di Storaro, che evoca i dipinti di Antonio Ligabue e Il quarto stato di Pellizza da Volpedo (incipit del film), regalando a questo melodramma politico una netta luminosità mitologica. In un intenso quadro rurale si dispiegano i campioni e i soldati di due fronti opposti: quello corrotto dei borghesi (cristiani) e quello schietto dei contadini, “pagani” dai nomi suggestivi: Armida, Orso, Turo, Censo, Oreste, Menutto, Guercio, Piede d’Oca, Onorato, Montanaro, Bestione. Un ritorno alle origini padane, a quel paese, forse sognato, di eroi e di giganti, impegnati a disputarsi gli ultimi frammenti concreti di Storia e Verità.