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Effetto Bertolucci

Futuro Presente, il Festival delle arti contemporanee realizzato dall’Assessorato alla Cultura della Provincia Autonoma di Trento, dagli Incontri Internazionali di Rovereto, dal Mart, dal Nuovo Cineforum Rovereto, da Dissonanze Armoniche e dal Comune di Rovereto, rende omaggio ogni anno a un grande Maestro la cui ricerca, pur ruotando intorno all’asse di una disciplina artistica ben definita, si apre alle interrelazioni con i diversi linguaggi della musica, del teatro, delle arti visive, della danza, del cinema, dell’architettura, del design.

Dopo Merce Cunningham e Philip Glass, al centro dell’edizione di quest’anno è Bernardo Bertolucci, protagonista di una delle esperienze artistiche più significative della storia del cinema degli ultimi quarant’anni. Giovanissimo esordiente influenzato dalla poetica pasoliniana, Bertolucci ha rapidamente raggiunto una cifra stilistica pienamente autonoma, che si è definita proprio a partire dalle intense relazioni stabilite con le arti figurative, la tradizione musicale e la cultura letteraria. Il suo cinema è infatti profondamente segnato dalle collaborazioni con musicisti come Ennio Morricone, Ryuichi Sakamoto, Gato Barbieri e David Byrne, dal confronto con matrici letterarie che rimandano ad Alberto Moravia, Stendhal, Jorge Louis Borges, Paul Bowles, James Lasdun e dal dialogo con tradizioni figurative di grande intensità (si ricordino solo i tributi a Francis Bacon, Ligabue, René Magritte, Pellizza da Volpedo). È grazie a questi riferimenti artistici e culturali che la straordinaria densità espressiva del cinema di Bertolucci, in continua oscillazione tra attrazione per la provincia e interesse per culture lontane, ricostruzione della storia collettiva e ripiegamento nel racconto privato, ha saputo aprirsi al mondo per farsi strumento di lettura dei tempi in cui viviamo.

Futuro presente offrirà un ampio ritratto del grande cineasta italiano, la cui stratificata esperienza artistica sarà ripercorsa attraverso la retrospettiva completa dei suoi film, alla quale si affiancheranno concerti e incontri con esperti di cinema, artisti e attori che hanno collaborato a vario titolo col Maestro. Ryuichi Sakamoto ripercorrerà le trame espressive che hanno colorato i film L’ultimo imperatore, Il tè nel deserto e Piccolo Buddha, Gato Barbieri rileggerà i temi portanti di Ultimo tango a Parigi, il Nuovo Concerto Cantoni e il Gruppo Ocarinistico Budriese accompagneranno la visione della straordinaria ed avvolgente saga di Novecento. A rendere omaggio al Maestro saranno ancora Eva Green e Louis Garrel, due giovani stelle della cinematografia internazionale lanciate proprio con The Dreamers. Nella serata conclusiva sarà lo stesso Bertolucci a parlare di sé, e lo farà insieme a Marcello Garofalo, Morando Morandini, Matthew Spender, Lucilla Albano e Jacopo Quadri, alcune tra le persone più vicine alle intime pieghe del suo cinema.

Un Festival a più livelli, dunque, capace di soddisfare la passione cinefila, la sete di grandi eventi musicali e l’amore per il grande cinema, quello che sa coniugare autorialità e spettacolo. Il tutto, in onore di uno dei maggiori cineasti e uomini di cultura del nostro tempo.

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