Il fotografo Daniele De Lonti e lo scrittore Beppe Sebaste devono molto della loro formazione a quel crogiuolo collettivo di esperienze e idee che si elaboravano a “Casa Ghirri”. Il primo fu l’assistente di Luigi Ghirri, e per farlo si trasferì da Milano alla provincia di Reggio Emilia, il secondo tornò da Ginevra a Parma per partecipare al primo progetto comune di lettura del territorio da parte di fotografi e scrittori (Esplorazioni sulla via Emilia, Feltrinelli 1986), cui altri seguirono. Per entrambi, nomadi e inquieti, l’amico Luigi Ghirri, morto vent’anni fa, fu un maestro: del guardare, dell’abitare, della consapevolezza di trovarsi nel mondo. Se e quanto tutto questo sia ancora possibile è il tema dell’incontro, il cui titolo riprende una frase di Murphy di Samuel Beckett. Il dialogo di De Lonti e Sebaste iniziato in quegli anni proseguirà in un progetto nel e sul territorio a nord del lago di Garda.