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05/04/2006 - 16:00

Sala conferenze dal Mart

Mishima

Il film sintetizza i quattro momenti fondamentali dell’ esistenza di Mishima, il famoso scrittore giapponese.

La Bellezza - Ispirato al romanzo Il Padiglione d'Oro. Il protagonista assoluto è il tempio dorato che affascina ed inibisce ad un tempo il suo novizio al punto di renderlo incapace dell'atto d'amore e di parlare correntemente. È l'odio per il Bello, che lo porterà alla distruzione del celebrato gioiello emblema di perfezione, per sentirsi finalmente libero e uguale agli altri.

L'Arte - Dal romanzo La Casa di Kyoto. Osamu, il giovane attore narcisista, ossessionato dal proprio corpo che detesta, disserta sulla bellezza corporea ideale mentre giace a letto con una donna. Pur se riluttante, accetta di avere con lei una relazione sado-masochista che lo porterà in breve a scoprire il proprio corpo irrimediabilmente deturpato. Non c’è più scelta, l'unica soluzione è la morte.

L'Azione - Dal romanzo Cavalli in Fuga. Isao, giovane cadetto, è un fervente patriota il cui unico credo sta nella dedizione assoluta al suo imperatore. Con i compagni decide di purgare la Nazione al demone del capitalismo ma la sua cospirazione fallisce ed Isao è pronto per il più sublime atto di catarsi della tradizione samuraica: il suicidio (seppuku).L'Armonia tra Penna e Spada - È il suicidio di Mishima, il culmine dei suoi romanzi rappresentati nelle prime tre parti. Così come la sua creatività letteraria appare tutta votata alla morte, così la morte che Mishima si darà appare come l'ultima delle sue opere, l'atto che soddisfa la sua ansia crudele di somigliare ad esse annullandovisi: l'estremo paradossale tentativo di unire Arte e Vita. È il 25 novembre 1970.