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06/09/1996 - 19:00

Rovereto - Piazza del Grano

Magic Dance Theater from the Island of the Gods and Demons

Calonarang Dance Theater, Magic Dance Theater from the Island of the Gods and Demons | ph Paolo Aldi

A rappresentare al Festival l’Oriente è quest’anno l’Indonesian College of the Arts Sekolah Tinggi Seni di Denpasar, istituzione depositaria dagli anni’60 dell’antica tradizione musicale e coreografica dell’isola di Bali. Divenuta Accademia Nazionale delle Arti nel 1983, la scuola di Denpasar ha un organico insegnante di circa centotrenta professori. Allo studio in Accademia gli allievi abbinano la frequentazione di quei villaggi nei quali è ancor oggi praticata l’originaria cultura performativa dell’isola. Attività che permette loro di imparare i segreti delle arti tradizionali balinesi dai maestri indigeni e di partecipare agli spettacoli del villaggio. “The Rejection of Ratnamangali” ruota attorno a una tematica di contrasto centrale della tradizione balinese, la lotta tra il bene e il male, concetto dualistico che appartiene alla religione hindu. Vero e proprio dramma danzato, lo spettacolo racconta la storia di un ripudio, causato dal terrore di futuri sortilegi legati alla magia nera e a diabolici personaggi mitologici. Il Re di Daha Erlangga sta per sposare Ratnamangali, unica figlia di Calonarang, un’esperta di magia nera. Alle soglie del matrimonio, i ministri disertano il Palazzo di Erlangga in segno di disapprovazione. Si teme che l’unione tra il Re e la figlia di Calonarang possa portare disgrazia al regno di Daha. Dando ascolto al ministro Madri, il Re decide di ripudiare Ratnamangali. La sposa viene riportata alla madre che, in contraccambio dell’offesa ricevuta, invia i suoi discepoli a Daha perché si vendichino su Erlangga, distruggendone il regno. Scoppia un’epidemia che mette in ginocchio l’intero paese. Contro Calonarang si azzarda a combattere, senza successo, il ministro Taskara Maguna. A sconfiggere la regina della magia nera sarà il saggio Bharadah che, sotto le sembianze dell’animale mitologico barong – padre della magia bianca -, porrà fine all’epidemia. Articolato in quattro atti, la narrazione della storia di Ratnamangali è preceduta, come è costume di un dramma Barong, da una processione degli interpreti. Prima dell’inizio vero e proprio dello spettacolo, è infatti usanza che si benedica lo spazio della performance per avere dagli spiriti il permesso di danzare. Segue un pezzo strumentale, il Sekar Genndot: si tratta di un brano dalla ritmica complessa, eseguita da metallofoni e chiamata kotekan. Infine l’ensemble si esibisce nella danza Barong e nella danza Telek. La prima è ballata da uomini che a coppie imitano la figura immaginaria del barong, animale selvaggio visto come il dio protettore della foresta. Un danzatore per testa e gambe anteriori, uno per gambe posteriori e coda. Il Telek è una classica danza mascherata, rappresentativa del conflitto tra il bene e il mare e interpretata da due gruppi, uno maschile e uno femminile. Le donne indossano singolari copricapo e simboleggiano le figure divine. Gli uomini portano sul viso speciali maschere rosse. Spettacoli come questi appartengono alla categoria secolare delle arti performative di Bali, chiamato Balih-balihan. Le danze eseguite nei tempi appartengono invece ai generi Wali (sacro-religioso) e Babali (cerimoniale).

Coreografia di I Made Bandem 
Direttore: Prof. Dr. I Made Bandem
Danzatori: Swasthi Wijaya Bandem, Ni Nyoman Candri, Ni wayan Quartini, Ni Nyoman Warastrasari Dewi, A.A. Gamatri, Ni Putu Setyarini, Ni Putu Sari Nuratningshi, I Wayan Dibla, Tjok Raka Tisnu, I Nyoman Catra, I Wayan Sudana, I Ketut suanda, I wayan Sudartha, I Nyoman Budjarta, Tjok Nala Atmaja, I Wayan Sukertha
Musicisti: I Nyoman Astita, I Nyoman Windha, I Made Arnawa, Pande Gede Mustika, Gde Arya Sugiartha, I Nyoman Su diana, I Ketut Garwa, I Ketut Suandita, I Wayan Wiryadi, I Wayan Kaler Aryasa, I Made Kartawan, Made Sumajaya, I Nyoman Sudiartana, I Wayan Pujawan