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05/09/1996 - 19:00

Teatro Zandonai

Lucky

“La nostra parola chiave è: novità, novità, novità. Non vogliamo essere un museo per dei coreografi nel pieno del mutamento”: in sintesi questa dichiarazione, rilasciata alcuni anni fa dalla direttrice del Rotterdamse Dansgroep, Käthy Gosschalk, sulla pubblicazione dedicata al panorama della coreografia dei Paesi Bassi del Nederlands Istituut voor de Dans, riassume perfettamente la politica della compagnia che inaugura il Festival. Fondata nel 1975 sotto il nome di Werkcentrum Dans, ribattezzata nella stagione ‘88/’89 Rotterdamse Dansgroep, la compagnia della Gosschalk ha svolto un ruolo di primo piano nella diffusione in Olanda delle tecniche di danza moderna e contemporanea. Fin dalla nascita, il gruppo ha alternato all’ospitalità di coreografi stranieri già affermati nel panorama internazionale, la promozione di giovani autori olandesi di talento, molti dei quali cresciuti in seno allo stesso Rotterdamse Dansgroep. In questo ventennio il repertorio del gruppo si è quindi arricchito di titoli firmati da grandi maestri e nomi di punta della danza americana quali Merce Cunningham, Bill T. Jones, Martha Clarke, Stephen Petronio, Tere O’Connor, affiancati a lavori degli olandesi Hans Tuerlings, Ton Simons, Ed Wubbe, e dei più nuovi Rick Kam e Anouk van Dijk, entrambi cresciuti al Rotterdamse Dansgroep. Composta da un nucleo stabile di sette-otto danzatori, la compagnia si avvale di interpreti dalla tecnica duttile come la brava Gaby Allard, protagonista di uno dei tre pezzi in programma a Rovereto. Basta del resto un’occhiata al repertorio contemporanea degli anni ’90, per rendersi conto di come questo gruppo passi con destrezza dal timbro spiritoso-ginnico di “The death of generous Henry” di Tere O’Connor (’94)  alle intricate variazioni di coppia di “Two many cocks prolong the night” di Rock Kam (’94) ai virtuosismi accademico-contemporanei di “Composition for Dancers and Color” di Ton Simons (’95). Quest’ultimo coreografo, dopo essersi formato alla Rotterdam Dance Academy con Lucas Hoving e a New York con Cunningham, ha fatto parte del primo gruppo di danzatori del Werkcentrum Dans. Dall’86 dirige a New York il Ton Simons and Dancers, continuando a mantenere con il Rotterdamse Dansgroep uno stretto rapporto di collaborazione. Tra i lavori di maggior successo creati per il gruppo olandese vanno annoverati “The Idea of Order” e il già citato “Composition for Dancers and Color”, creato con il musicista Horst Rickels. Da questa felice produzione articolata in assoli, duetti e coreografie di gruppo che rivisitano alla luce di un virtuosismo acceso la tecnica cunninghamiana, Simons ha estratto un brano creato per Gaby Allard, intitolato “Violin Voice”. La coreografia fu montata sul Concerto 1 in si maggiore di Mozart, ma venne poi danzata sulla musica firmata da Rickels. Nel programma di Rovereto, Gaby Allard ballerà sulla musica originale di Mozart. Il pezzo d’apertura, “Part II” (1996), porta invece la firma di Rick Kam. Ispirata alla mitologia greca, al poema di Baudelaire “L’irrémediable” e ad alcuni testi di Camille Paglia, è un pezzo misticheggiante per dieci danzatori su musica di Cas de Marcz. “La fortuna è un diavolo che ti sorride” è invece uno dei proverbi di ispirazione di “Lucky”, quartetto creato in questo aprile da Anouk van Dijk.