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05/04/2006 - 16:30

Sala conferenze del Mart

La Belle et la Bête

La Belle et la Bête (La Bella e la Bestia, 1945-46) è la trasposizione filmica della celebre fiaba, firmata da Jean Cocteau.

Un mercante, economicamente rovinato, vive ritirato in campagna con un figlio maschio e tre femmine, molto diverse tra loro. Mentre le prime due si danno arie da grandi signore e amano il lusso e la mondanità, Belle è modesta, ha un grande spirito di sacrificio ed è molto attaccata al padre. Una spedizione commerciale sembra poter risollevare le sorti del mercante, che si perde però nel bosco incantato di una villa magica, apparentemente disabitata. Ma nel momento in cui stacca una rosa da un ramo per portarla in dono a Belle compare una Bestia dai modi poco rassicuranti, che lo minaccia di morte per aver rubato le sue rose. Belle si offre di sacrificarsi andando a vivere presso la Bestia.
Una sottile riflessione sulla vita di un artista. Versione originale della seconda opera di Philip Glass basata sull’opera di Cocteau, eseguita congiuntamente alla proiezione del film (con la colonna sonora della versione originale interamente rimossa). Presentata come una semplice fiaba, appare subito chiaro che la storia assume un respiro più ampio e profondo – la vera natura del processo creativo. Attraverso una straordinaria alchimia dello spirito, il mondo ordinario è trasformato in un mondo magico. La forza della natura, ad un tempo creativa e rude, rappresentata rispettivamente dalla Bella e dalla Bestia, riesce finalmente ad emergere e permette al mondo dell’immaginazione di prendere il volo.