Politico molto “sui generis” per il suo spiccato e concretissimo interesse per l’arte e la cultura, e in particolare per il teatro, Gennaro Migliore, che nel 2009 è stato uno dei fondatori (insieme a Nichi Vendola e ad altri) di Sinistra Ecologia e Libertà, segue da molti anni l’attività di Pippo Delbono, che ha commentato spesso con interventi pubblici e con testi scritti, firmando tra l’altro la prefazione del libro di Delbono Dopo la battaglia (edito da Barbès).
A Rovereto, nella giornata dedicata al “corpo politico”, Migliore parlerà del rapporto tra la poetica di Delbono e il valore politico delle sue scelte. Farà riferimento alla forza politica dei corpi feriti, sfiniti e “senza menzogna” (la citazione riguarda uno dei pezzi più forti del repertorio di Pippo, La menzogna) che popolano i suoi spettacoli. Corpi autentici e intensi, in grado d’irrompere sul palcoscenico sfidando ogni rapporto tra realtà e finzione. È finta, osserva Migliore, la politica che ci assedia e che ci offende, mentre è vera quella poetica che sa commuoverci prima ancora di farci “pensare” razionalmente. In uno dei momenti storici di suo massimo sconcio, la politica deve disimparare i suoi codici morti e inventarne di nuovi. Proprio così come fa Pippo Delbono con il suo teatro, che può diventare un monito e tracciare indicazioni e percorsi.
Gennaro Migliore inizia la sua attività politica nei movimenti studenteschi e pacifisti. È stato consigliere comunale a Napoli e poi presidente del gruppo parlamentare di Rifondazione Comunista nella XV legislatura. Fonda, insieme a Nichi Vendola e altri, nel 2009 Sinistra Ecologia Libertà, di cui oggi è responsabile delle politiche internazionali, dopo aver ricoperto la carica di responsabile cultura. È componente del Parlamento culturale mediterraneo, nell’ambito del progetto promosso da Michelangelo Pistoletto. Ha seguito l’attività poetica di Pippo Delbono per molti anni, partecipando a numerosi incontri sul suo lavoro e pubblicando un dialogo su La menzogna apparso sulla rivista Alternative per il socialismo e una prefazione a Dopo la battaglia, pubblicato da Barbès, 2011.