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04/09/2004 - 19:00

Rovereto - Auditorium Fausto Melotti

Il Corpo

Laura Corradi, Il corpo | ph Antonella Anti

Unica rappresentante della danza di casa nostra al Festival 2004, la veronese di adozione Laura Corradi si è distinta nel panorama italiano per il suo stile fluido mai slegato da uno stretto rapporto con la drammaturgia e il testo.
Tra le prime leve della coreografia d’autore in Italia negli anni ’80, Corradi, che si è nutrita di studi parigini con Jean Gaudin, Jorma Uotinen, Larrio Ekson e Carolyn Carlson, e di un corso di perfezionamento alla Folkwang Schule di Essen, ha improntato il suo lavoro, ormai ventennale, su un teatro di danza (non in senso strettamente bauschiano) che sfrutta a pieno il potenziale drammaturgico del movimento e della struttura complessiva dello spettacolo. Spesso i suoi lavori si ispirano a importanti fonti letterarie e, lo stesso nome della compagnia, è mutuato dalle Città Invisibili di Italo Calvino. I suoi esordi come coreografa sono sorprendenti: nel 1986, anno in cui fonda la sua compagnia,vince il Concorso internazionale di Cagliari con Vedrai come si biforca la cantina e l’anno successivo il premio Presidente della Repubblica al Concorso Prix Violinine di Parigi. Da lì un serie di successi con lavori quali Non è bello che un re si allunghi al suolo (’90), Nella grande stanza centrale del pian terreno (’94), Achillemente, studio per un eroe in bilico (’96), Chimera (’98), Fiumana biancomuro (’00), Studio per le cose che cambiano (’01), La Mandria (’02), ospitati in diversi festival e stagioni italiane.
Il lavoro che presenta a Rovereto è la sua ultima creazione per cinque danzatori sul tema del corpo, sul suo essere medium tra l’io e il mondo, sulla sua funzionalità, sulla sua importanza, costruita su una partitura originale di Enrico Terragnoli. Scrive la coreografa come note al lavoro:“Con queste gambe percorro tutta la strada che devo, marce obbligate e incedere svagato, corse sfiatate che fanno stare meglio. Le mani hanno piccole vene azzurre che spingono, cercano curiose e indagano, parlano e nervosamente spiegano e si difendono, accarezzano con tocco di manta e sbriciolano cattivi pensieri. Questa faccia, meglio coprirla quando non sa mentire, nascondere gli occhi che luccicano e il sorriso che si apre e mi racconta tutta. Il corpo sa vibrare e parla fiero e autonomo, impulsivo e capace di scegliere senza mezzi termini, in ascolto e attento dalle viscere alla pelle”.

Coreografia, regia e testi Laura Corradi
Musiche originali Enrico Terragnoli
Assistente alla coreografia Giorgio Gobbi
Danzatori Marco Benedetti, Silvia Bertoncelli, Marta Bevilacqua, Giovanna Gech, Giorgio Gobbi
Disegno luci Alberta Finocchiaro
Direzione organizzativa Augusto Radice


Prodotto in collaborazione con Estate Teatrale Veronese e con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Dipartimento dello Spettacolo e della Regione Veneto
Durata 68 minuti