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08/09/2001 - 19:00
09/09/2001 - 19:00

Teatro Ex Ati

Gli scordati

Quello di Giorgio Rossi (1960) è sicuramente un nome di punta nella coreografia d’arte nazionale, apprezzata anche all’estero. Ha rappresentato, tra l’altro, l’Italia alla Biennale de Lyon dal titolo “Mediterranea”. Dall’epoca del Teatro Danza La Fenice di Venezia con Carolyn Carlson, nei primi anni ‘80, passando per il periodo delle creazioni collettive con l’allora compagnia Sosta Palmizi, tra cui “Il cortile” (1985) fino all’attività di autore in prima persona con “Dai colli” e con i soli “Balocco”, “E la tua veste bianca”, e poi con il fortunato “Piume”, Rossi ha affermato una sua cifra inconfondibile di delicata poesia e di profonda leggerezza, da clown bianco. Il suo nuovo “Scordati”, adesso, dove compaiono tra gli interpreti Rebecca Murgi e Aline Nari, a loro volta danzatrici e coreografe dell’ultima leva- la prima di “danze minute”, soli cortissimi su se stessa, e la seconda di lavori dove tra l’altro ha danzato in coppia con Cristina Rizzo dei Kinkaleri- ambisce pescare in tutta la memoria del mondo forse per dimenticare che sono un’unica cosa il riso e il pianto, il dentro e fuori, il qui e l’altrove. "Mi sono chiesto: è possibile fare uno spettacolo che contenga tutte le cose del mondo? Il passato, il presente, il futuro? Dove il sentire dell’interprete passa allo spettatore in modo fluido e diretto e con emozione suscitandogli il sentimento più profondo sulla vita e aprendogli le porte sull’infinito dell’esistenza? Dove il riso e il pianto sono una cosa sola, in cui il senso è necessario e assoluto. Insomma, uno spettacolo straordinariamente completo in tutti i suoi aspetti… Mumble, mumble (ci penso un po’)… NO!!!  

Ecco alcune parole ed elementi apparsi nelle prime riflessioni di lavoro: Tre luoghi: dentro, fuori, altrove.                                                              
Si infilano uno dentro l’altro.                  
Possibili titoli: 
sono solo solo         
i singoli          
3 soli                                       
Soli soli                       
dentro fuori altrove                                     
Sei lì?                         
6                                     
6 solo                          
solo 3 soli   
Nodi, grovigli, garbugli, impasse, sconnessioni, circoli viziosi, vincoli… La Maya (dal sanscrito, illusione cosmica o dalle dottrine orientali l’insieme delle illusioni che costituiscono il mondo)                                                                
da NODI di R.D. LAING   il velo di Maya che impedisce la visione della realtà                                                            
da SCHOPENAUER   Maschere con calco nostre facce?"