Oriente OccidenteOriente Occidente Logo

Piazza Malfatti, Rovereto

D-CONSTRUCTION

 Souhail Marchiche & Mehdi Meghari, D-construction | ph Sarah Melchiori

L’hip hop, danza di strada nata nei ghetti americani, ha conquistato da quattro decadi l’Europa e il mondo. Fenomeno globale e commerciale, per molte realtà rappresenta ancora una ‘controcultura’, una danza di rivolta che dà voce alle minoranze sebbene filtrata dall’estetica della messa in scena e della rappresentazione in sale teatrali. La compagnia Dyptik, fondata nel 2012 dai coreografi Souhail Marchiche e Mehdi Meghari a Saint-Etienne, nel sud della Francia, è tra queste. Lo slogan di presentazione del gruppo non lascia dubbi: “Disinvolta. Distaccata dai consensi, Dyptik danza”. E cosa danza? L’identità, la rivolta, l’autenticità della vita e dei rapporti con gli altri a ritmo e movenze hip hop. Negli emblematici lavori d’esordio En quête (2012) e Dyptik (2014) la compagnia esplorava l’essere umano e la sua storia ponendo lo sguardo sulla potenza della forza interiore; nei successivi D-Costruction (2016) ospite a Oriente Occidente, Dans l’engranage (2017) e Le Cri (2018) è lo spirito di rivolta a prendere il sopravvento. Con D-Costruction la compagnia, abituata a lavorare in teatro, sceglie di ritornare alla fonte della cultura hip hop e di invadere lo spazio pubblico non solo con i corpi dei sei interpreti, ma con l’ausilio di con un’imponente struttura metallica bi-frontale che permette di disporre il pubblico su due lati. Un fronte e un retro, rovesciabili, per dimostrare che da qualunque angolazione li si guardi, i muri eretti non sono insormontabili, tanto più se si è solidali. Attenti  agli eventi che hanno scosso il mondo negli ultimi anni - le rivolte popolari e i flussi migratori -  gli autori hanno pensato D-Costruction come inno alla libertà, invito alla mobilitazione popolare contro l’ingiustizia. La coreografia di Mehdi Meghari trascende il soggetto e il singolo hip hopper virtuoso alimentandosi nel gruppo, in una danza sensibile dalle concatenazioni complesse e palpitanti, ai piedi della grande rete metallica ma anche su di essa. Contro  ogni barriera la forza della danza, del gruppo  e la voglia di riscatto.

dyptik.com/espace-pro/d-construction

Direzione artistica  Souhail Marchiche, Mehdi Meghari
Coreografia Mehdi Meghari
Suoni Patrick De Oliveira
Luci Richard Gratas
Scenografia Bertrand Nodet
Danzatori Katia Lharaig, Émilie Tarpin-Lyonnet, Elias Ardoin, Evan Greenaway, Samir El Fatoumi, Yohann Daher
Coprodotto da  CNAR l’Abattoir / Chalon-sur-Saône,  Quelques p’Art,  Centre National des Arts de la Rue – Scène Rhône-Alpes / Boulieu-lès-Annonay,  Groupe des 20 Rhône-Alpes – Auvergne,  Centre culturel de La Ricamarie,  Le Tobbogan – Scène conventionnée Plateau pour la danse / Décines
Con il contributo di Conseil Départemental de la Loire,  Ville de St Etienne, ADAMI, SPEDIDAM
Con il sostegno di Théâtre de Tardy (Saint-Etienne), École nationale du cirque de Shems’y (Rabat, Maroc),  les ville du Chambon-Feugerolles, l’Horme, St Chamond et St Hilaire de Riez
Durata 40’