Introduce l’incontro Luisa Chiodi.
L’Europa sembra non chiudere la porta alla Turchia, ma il premier Erdogan e il suo esecutivo islamico-moderato rimarranno sorvegliati speciali almeno fino al prossimo ottobre, quando verrà reso noto il rapporto annuale sui progressi del Paese. Ma i recenti sconvolgimenti che hanno infiammato Ankara e Istanbul e la repressione attuata dal governo turco, sono percepiti da molti come l’ultima riprova dell’incapacità di conformarsi a standard minimi di tutela della democrazia e dei diritti fondamentali. È possibile pensare a una Turchia pienamente democratica? E l’adesione all’Ue può avere un effetto benefico per il Paese?