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02/09/2013 - 15:00

MART Sala Conferenze

Turchia, tra piazza Taksim e il negoziato con l’Unione europea

Alberto Tetta

Alberto Tetta, corrispondente dalla Turchia di Osservatorio Balcani e Caucaso e Luisa Chiodi, Direttrice scientifica Osservatorio Balcani e Caucaso

Introduce l’incontro Luisa Chiodi.

L’Europa sembra non chiudere la porta alla Turchia, ma il premier Erdogan e il suo esecutivo islamico-moderato rimarranno sorvegliati speciali almeno fino al prossimo ottobre, quando verrà reso noto il rapporto annuale sui progressi del Paese. Ma i recenti sconvolgimenti che hanno infiammato Ankara e Istanbul e la repressione attuata dal governo turco, sono percepiti da molti come l’ultima riprova dell’incapacità di conformarsi a standard minimi di tutela della democrazia e dei diritti fondamentali. È possibile pensare a una Turchia pienamente democratica? E l’adesione all’Ue può avere un effetto benefico per il Paese?

Corrispondente dalla Turchia di Osservatorio Balcani e Caucaso, collabora con la Radio svizzera italiana, Panorama, l’Unità, Europa, Lettera43, Left, Rainews, Radio Rai, Radio popolare, Radio radicale, Radio Capodistria. Vive a Istanbul e parla correntemente turco. Dopo una laurea in Storia, culture e civiltà orientali a Bologna e un master in Mediazione inter-mediterranea a Venezia, ha lavorato per l’agenzia turca Bianet. In quel momento ha iniziato a collaborare con diversi media italiani come corrispondente da Istanbul. Nel 2011 per un breve periodo è tornato in Italia, dove ha lavorato presso la sede di Bologna dell’agenzia Redattore Sociale grazie a una borsa della Fondazione Ilaria Alpi per giovani giornalisti. Scrive di Turchia, mondo arabo, Balcani, Caucaso e Asia Centrale.

Direttrice scientifica Osservatorio Balcani e Caucaso. PhD in Scienze politiche e sociali presso l'Istituto Universitario Europeo di Fiesole (FI), laurea in Scienze politiche presso l'Università degli Studi di Milano, dirige Osservatorio dal 2006. Dal 2003 al 2008 è stata docente a contratto di Storia e istituzioni dell'Europa orientale presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Bologna e ha insegnato in numerosi corsi universitari in Italia e all'estero. Ha curato vari volumi, coordinato progetti di ricerca e si interessa di società civile e dinamiche sociali transnazionali nel post-comunismo.