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10/09/2025 - 18:00

Sala Conferenze del Mart, Rovereto

La pietà di Gaza

Paola Caridi

Modera Giuseppe Ferrandi.

Il sudario è un panno bianco con cui in alcune tradizioni si copre il volto dei morti. Era un sudario anche quello che avvolgeva il piccolo corpo di Sally abbracciato dalla zia Inas nell’immagine che ha vinto il World Press Photo del 2024. Scattata dal fotografo palestinese Mohammed Salem, Pietà di Gaza diventa per un attimo il simbolo del genocidio dei palestinesi a opera di Israele. Non era immaginabile, allora, che la violenza avrebbe potuto aumentare fino al punto da privare una comunità persino di piangere la morte. Il sudario è diventato un simbolo di solidarietà e di denuncia, per fare in modo che non cali l'attenzione sui palestinesi. A partire dai corpi privati di ogni riconoscimento anche nel momento della fine, Paola Caridi ci aiuta a leggere il genocidio di Gaza.

Accessibilità

Accessibile a persone con disabilità fisica.

Ingresso gratuito con prenotazione.

Audio-introduzione per persone cieche e ipovedenti.

Audio-descrizione della sala conferenze del Mart.

Per maggiori informazioni sull'accessibilità click qui.

Paola Caridi

È saggista e giornalista, nata a Roma nel 1961, è socia fondatrice e presidente dell’associazione di giornalisti indipendenti Lettera22 e parte del gruppo promotore del recente movimento Ultimo giorno di Gaza. Dopo una laurea in Lettere, in storia dei partiti politici e un dottorato di ricerca in storia delle relazioni internazionali, da oltre vent’anni si occupa di Medio Oriente e Nord Africa, in particolare di islam politico in Palestina ed Egitto. Dal 2017 al 2023 ha fatto parte del comitato editoriale del Salone Internazionale del Libro di Torino, di cui - con Lucia Sorbera - ha curato la sezione Anime Arabe. È direttrice della collana editoriale La Stanza del Mondo di Hopefulmonster, casa editrice indipendente di Torino. Ha insegnato all’Università di Palermo e all'Università di Betlemme. Il suo sito è 𝗶𝗻𝘃𝗶𝘀𝗶𝗯𝗹𝗲𝗮𝗿𝗮𝗯𝘀.com

Giuseppe Ferrandi

Laureato in filosofia, dal 2007 è il direttore della Fondazione Museo storico del Trentino. Ha svolto attività didattica e di ricerca presso l’Università di Bologna. Ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in scienze storiche con una tesi sul repubblicanesimo francese del XIX secolo. Vive da sempre in Trentino, si occupa professionalmente di storia, pratica sport di resistenza ed è appassionato (ancora) di politica.