Introduce l’incontro Paolo Mantovan, giornalista del quotidiano Il Trentino.
L’obiettivo principale del Summit dello scorso dicembre a Copenaghen era quello di mettere d’accordo i grandi produttori di anidride carbonica del pianeta ed avviare un piano condiviso di riduzione delle emissioni. Al di là delle enunciazioni di buoni propositi, il documento finale sembra deludente. Poco più che una dichiarazione di intenti: si pone l’obiettivo del contenimento dell’aumento della temperatura mondiale entro i due gradi centigradi, ma non vengono fissati paletti e vincoli stringenti alle economie dei Paesi ricchi. Una scelta che ha provocato un ulteriore consolidamento del fronte dei Paesi in via di sviluppo che intendono proteggere la propria crescita economica. Che cosa possiamo aspettarci dal prossimo vertice mondiale sul clima?