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03/09/2010 - 15:00

Palazzo della Fondazione Cassa di Risparmio

Speranze e disincanto del post Copenaghen. In attesa del prossimo summit mondiale sul clima

Gianni Silvestrini

Gianni Silvestrini, responsabile del master “Ridef – energia per Kyoto” presso il Politecnico di Milano

Introduce l’incontro Paolo Mantovan, giornalista del quotidiano Il Trentino.


L’obiettivo principale del Summit dello scorso dicembre a Copenaghen era quello di mettere d’accordo i grandi produttori di anidride carbonica del pianeta ed avviare un piano condiviso di riduzione delle emissioni. Al di là delle enunciazioni di buoni propositi, il documento finale sembra deludente. Poco più che una dichiarazione di intenti: si pone l’obiettivo del contenimento dell’aumento della temperatura mondiale entro i due gradi centigradi, ma non vengono fissati paletti e vincoli stringenti alle economie dei Paesi ricchi. Una scelta che ha provocato un ulteriore consolidamento del fronte dei Paesi in via di sviluppo che intendono proteggere la propria crescita economica. Che cosa possiamo aspettarci dal prossimo vertice mondiale sul clima?

Dal 1977 al 1996 ha svolto attività di ricerca presso l’Università di Palermo e il CNR nel campo delle fonti rinnovabili e delle politiche energetiche. Dal 2000 al 2002 è stato Direttore generale presso il ministero dell’Ambiente, avviando numerose iniziative di promozione delle fonti energetiche rinnovabili e dell’efficienza energetica. Dal 2006 al 2008 è stato consigliere del Ministro per lo Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani. Dal 2003 è direttore scientifico del Kyoto Club e dirige la rivista QualEnergia. È responsabile del master “Ridef – energia per Kyoto” presso il Politecnico di Milano e presidente di Exalto.