Conduce l’incontro Paolo Manfrini, direttore artistico di Oriente Occidente.
“Mi chiedo quale sarebbe la tua reazione se fossi vissuto sotto occupazione tutti gli anni che ci ho vissuto io, o se i tuoi diritti di consumatore, come tutti i tuoi altri diritti fossero violati giorno e notte, [...] se il tuo villaggio fosse stato spianato con un bulldozer, o la tua casa demolita, se tua sorella non potesse raggiungere la sua scuola, o tuo fratello avesse avuto tre ergastoli, o tua madre avesse partorito a un posto di blocco, o se tu fossi stato in fila per giorni nel caldo torrido d’agosto in attesa del tuo permesso di lavoro...”
Suad Amiry, Se questa è vita
Ramallah è la città-scenario dei romanzi di Suad Amiry: dopo il successo di Sharon e mia suocera, Suad Amiry propone un altro diario di guerra, Se questa è vita. Dalla Palestina in tempo di occupazione. La sua narrativa si distingue per lo humour pungente attraverso il quale racconta la storia dell’occupazione e la brutalità della guerriglia che si intrecciano con le quotidiane vicende familiari dei protagonisti.