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10/09/2005 - 16:00

Foyer dell’Auditorium Fausto Melotti

Se questa è vita. A Ramallah in tempo di occupazione

SUAD AMIRY

Conduce l’incontro Paolo Manfrini, direttore artistico di Oriente Occidente.



“Mi chiedo quale sarebbe la tua reazione se fossi vissuto sotto occupazione tutti gli anni che ci ho vissuto io, o se i tuoi diritti di consumatore, come tutti i tuoi altri diritti fossero violati giorno e notte, [...] se il tuo villaggio fosse stato spianato con un bulldozer, o la tua casa demolita, se tua sorella non potesse raggiungere la sua scuola, o tuo fratello avesse avuto tre ergastoli, o tua madre avesse partorito a un posto di blocco, o se tu fossi stato in fila per giorni nel caldo torrido d’agosto in attesa del tuo permesso di lavoro...”

Suad Amiry, Se questa è vita



Ramallah è la città-scenario dei romanzi di Suad Amiry: dopo il successo di Sharon e mia suocera, Suad Amiry propone un altro diario di guerra, Se questa è vita. Dalla Palestina in tempo di occupazione. La sua narrativa si distingue per lo humour pungente attraverso il quale racconta la storia dell’occupazione e la brutalità della guerriglia che si intrecciano con le quotidiane vicende familiari dei protagonisti.

Architetto palestinese, Suad Amiry è fondatrice e direttrice del Riwaq Center for Architectural Conservation a Ramallah. Cresciuta tra Amman, Damasco, Beirut e Il Cairo, ha studiato architettura all’American University di Beirut e all’Università del Michigan, specializzandosi infine a Edimburgo. Dal 1981 insegna architettura alla Birzeit University e da allora vive a Ramallah. Ha scritto e curato numerosi volumi sui differenti aspetti dell’architettura palestinese.

 

Per gentile concessione del Festivaletteratura di Mantova