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30/08/2013 - 15:00

MART Sala Conferenze

Se la Germania scommette sull'Europa

Udo Gümpel

Udo Gümpel, giornalista e scrittore e Giuseppe Ferrandi

Introduce l’incontro Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo storico del Trentino.



La forza economica tedesca non è diminuita con l’euro, ma alla costruzione della moneta unica è mancata la politica economica e fiscale comune. Il dolce veleno del debito in euro a bassissimo costo ha portato molti Paesi a indebitarsi oltre misura, senza investire però in infrastrutture, industria, ricerca e sviluppo e soprattutto nel sistema scolastico e universitario. La teoria della crescita sulla base di debiti è fallita. La Germania, descritta 20 anni fa come il grande malato del continente, è andata invece meglio, ma è evidente che ha difficoltà a assumersi il ruolo di leader. Questa difficoltà è dovuta alla sua storia. Ma quale linea seguirà ora la politica tedesca? Sono due i binari su cui si muove: uno, garantire la stabilità dell’Euro, anche con misure straordinarie; due, invitare i Paesi in ritardo ad applicare le riforme, sempre promesse ma mai attuate.

Giornalista, originario di Amburgo, da oltre 25 anni lavora come giornalista dall’Italia, inizialmente come inviato e documentarista investigativo per le reti tv pubbliche ARD. Diventa noto al grande pubblico per aver scoperto in Germania gli autori delle stragi naziste in Italia per conto del magazine tv investigativo Kontraste della ARD. Da diversi anni è corrispondente di RTL e della rete news N-tv, tutti del gruppo editoriale Bertelsmann. Autore di diversi libri, insieme a Ferruccio Pinotti ha pubblicato in Germania Berlusconi Zampano; in Italia L’Unto del Signore, sulle origini della ricchezza finanziaria di Silvio Berlusconi e il ruolo del mondo bancario vicino al Vaticano. Con Marco Lillo è autore del film Sotto scacco (2010) sulle stragi di mafia e sui misteri della Repubblica italiana, e del film 1992-2012, due anni di stragi, venti di trattativa (2012). Tra i principali argomenti di cui si occupa, i casi, recenti e passati, di cronaca italiana, le vicende politiche del nostro Paese, il rapporto con la Germania e le politiche economiche europee. È spesso ospite di trasmissioni televisive e radiofoniche nazionali, dove interviene sull’attualità politica. 

È direttore della Fondazione Museo storico del Trentino. Laureato in filosofia, ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in scienze storiche. Prima di approdare al Museo ha svolto attività di ricerca presso l'Università degli studi di Bologna. Tra i suoi interessi principali, oltre alla storia contemporanea, i rapporti tra politica e filosofia tra XIX e XX secolo. Ha pubblicato numerosi saggi e articoli.