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05/09/2006 - 16:00

Palazzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto

Rovereto-Benin. Un progetto culturale per l’Africa

Barbara Borgini

Conduce l’incontro Ugo Morelli



E’ nella metamorfosi del ciclo della vita che le cose si trasformano: la Terra diviene Uomo, l’Uomo: villaggio-casa, la casa: parola. E’ il grande Spirito dell’Africa che ritorna nelle Forme concrete del Pensiero, dell’Arte, della Natura.



Aiutare l’Africa non significa intervenire solo su problemi contingenti ma promuovere, riconoscere, valorizzare la cultura allo scopo di salvaguardare il patrimonio artistico e ambientale, affiancando allo sviluppo tecnologico un pensiero umanista. 

La prevaricazione accelerata del tempo sullo spazio, ha prodotto deformazioni. Un popolo ha bisogno di memoria, ma anche di sapiente oblio per ritrovare l’identità e la dignità umana perduta in decenni di repressione e colonizzazione, più recentemente annullata dall’introduzione telematica di veloci immagini stereotipe, appartenenti al mondo occidentale.

Un momento di riflessione, perché l’Africa possa riappropriarsi di quei valori perduti facendo riemergere le sinergie latenti, appartenute da sempre alla propria cultura, alla quotidianità, alla necessità dell’individuo e dell’ambiente che lo circonda, utilizzando tutte le  espressioni dell’Arte: dalla musica, alla danza, la pittura, la scultura fino ad arrivare all’architettura, come forma artistica che costituisce lo spazio in cui viviamo.

L’Arte, è una grande risorsa, è un linguaggio comprensibile in tutto il mondo, è il miglior strumento di riconoscibilità di una cultura.

Ugo Morelli docente Universitario,  direttore del Master of Art and Culture Management di Trento School of Management, Università degli Studi di Trento, socio fondatore di Pluriversitas, Associazione per la ricerca sulla conoscenza e l’apprendimento, di Polemos, Scuola di ricerca e formazione sui conflitti e della Fondazione Luigi Pagliarani.

Barbara Borgini, architetto, cultore di materia in progettazione architettonica presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, si avvicina alla cultura africana tramite la danza, di cui approfondisce gli studi prevalentemente in materia di architettura. Dal 1999 collabora con l’Associazione culturale  afro-francese ATOUT AFRICAN, fondata dal coreografo Koffi Kôkô, in una serie di manifestazioni artistiche realizzate in Benin-Africa. Nel 2000 il progetto e di seguito la realizzazione di un Centro per la Danza e le Arti applicate nella città storica di Ouidah – Benin. Nel 2005 fonda a Rovereto l’Associazione di solidarietà internazionale ATOUT AFRICAN ARCH.it insieme ad un gruppo di architetti, svolgendo prevalentemente attività in Benin nel campo dell’Architettura.