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05/09/2010 - 15:00

Palazzo della Fondazione Cassa di Risparmio

Nucleare vs fonti rinnovabili. Costi e prospettive di un dibattito ancora aperto

Massimo De Maio

Massimo De Maio, presidente nazionale dell'associazione ambientalista Fare Verde

Introduce l’incontro Enrico Franco direttore de Il Corriere del Trentino.



La richiesta di energia aumenta sempre di più. Eppure non diminuisce il suo uso irrazionale. Quasi la metà del fabbisogno di elettricità nel nostro Paese è rappresentato da sprechi o inefficienze. Entro il 2020 la Comunità Europea ci impone di ridurre le emissioni di gas serra di addirittura 1/5, produrre almeno il 20% del nostro fabbisogno energetico da fonti rinnovabili e limitare della stessa percentuale i consumi. In Italia, solo la riduzione del 20% dei consumi elettrici, comporterebbe un risparmio di oltre 65 miliardi di euro al netto degli investimenti. Una cifra pari al costo di circa dieci centrali nucleari. Allo stesso tempo, in soli tre anni di “conto energia”, il fotovoltaico in Italia ha raggiunto la potenza installata di circa 1200 MW. La stessa potenza di una centrale atomica. In un simile scenario energetico e climatico come quello attuale, è davvero conveniente investire in centrali nucleari di terza generazione?

Nel 1990 comincia la sua attività di volontario e attivista dell’associazione ambientalista Fare Verde, di cui viene eletto presidente nazionale nel 2006, dopo esserne stato consigliere nazionale e vicepresidente. Ha lavorato come consulente dell’ARPA per la divulgazione di rapporti ambientali, la diffusione dell’Agenda 21 Locale e la promozione della certificazione ambientale EMAS. Autore di articoli e pubblicazioni nel campo delle tecnologie e degli stili di vita per la corretta gestione dei rifiuti e l’uso razionale dell’energia, è particolarmente interessato alla divulgazione di temi legati al compostaggio, alla riduzione dei rifiuti, all’efficienza energetica e alla decrescita. Attraverso il volontariato ambientale ha anche coordinato in Kosovo vari progetti per la socializzazione tra giovani di diverse etnie. È socio fondatore con Maurizio Pallante del Movimento per la Decrescita Felice.