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04/09/2004 - 16:00

Biblioteca Civica di Rovereto

Magie orientali in terra americana: ibridismo alla Shen Wei

Shen Wei e Maria Luisa Buzzi

Conduce Maria Luisa Buzzi: giornalista, ufficio stampa Oriente Occidente.



Coreografo di punta dell’ultima generazione americana, il cinese Shen Wei è fautore di un ibridismo artistico originalissimo che prende le mosse dalla fusione di forme e architetture orientali e occidentali. Visione pittorica del movimento, rigorosissima geometria spaziale, movimento dinamico e al tempo stesso lentissimo. Il suo lavoro in Italia è ancora tutto da scoprire.

Shen Wei, per la prima volta in Italia a luglio in occasione della Biennale di Venezia, è nato nella provincia cinese di Hunan 35 anni fa, dove ha studiato calligrafia dall'età di sette anni ed opera cinese dall'età di nove. Ha poi lavorato per la Hunan State Xian Opera Company dal 1984 al 1989, compagnia che conserva una tradizione ancora più antica dell'Opera di Pechino. Successivamente è diventato uno dei membri di spicco della Guangdong Modern Dance Company, la prima compagnia di danza contemporanea cinese, per la quale è stato anche coreografo dal 1991 al 1994. La sua carriera è fulminante: vince il primo premio per la coreografia e l'interpretazione all'Inaugural Modern Dance Competition in Cina nel 1994 e subito dopo una borsa di studio del Nikolais/Louis Dance Lab nel 1995, che lo porta a New York, proiettandolo nel mondo della danza internazionale. Si stabilisce a New York nel 2001 e dà vita alla Shen Wei Dance Arts, formazione che risponde alla poliedricità di questo artista (coreografo e danzatore, designer e pittore, i cui lavori sono stati esposti a Hong Kong e nella Grende Mela). Shen Wei fonda così diverse espressioni artistiche, dall'opera cinese al teatrodanza, dalla pittura alla scultura che traspone nella ricchezza immaginifica delle sue creazioni.

Il programma della Biennale di Venezia e che verrà ripresentato qui ad Oriente Occidente, offre Rite of Spring e Folding, che è stato originariamente concepito per la Guangdong Modern Dance Company, nel momento in cui  l’artista era ritornato per la prima volta in Cina nel 1999.

"In quel periodo ero molto attratto dal movimento che provoca lo svolgimento di qualcosa - fosse un foglio di carta o un tessuto o chissà che altro. Sensazioni che mi riportavano alla Cina, alla Guangdong Modern Dance Company, al mio studio. Folding unisce la musica originale del canto buddista tibetano Mahakala alle melodie lievi di John Tavener. L'ampio fondale dipinto a mano allude a una scena surreale che si ispira a un acquerello del ‘700 di Ba Dan San Ren" (Shen Wei).