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08/09/2008 - 15:00

Aula Magna Palazzo Piomarta

La Città

Guido Martinotti

Le grandi città sono abitate sempre più da anziani, spesso intrappolati nelle case popolari. Da immigrati, che si infilano nelle nicchie e si accontentano di case fatiscenti, o sedi di servizi personali, come portinerie e alloggi di badanti.  E da ricchi, costretti dietro i loro guardiani. È davvero così? Come sta cambiando il profilo della morfologia urbana? In un famoso articolo del 1938, Louis Wirth descriveva la città come un insediamento, grande, denso ed eterogeneo. Ma perché ci sia eterogeneità occorrono gli “altri”. Chi è oggi il vero “altro”? Se è vero che la città è sede dell’espressione più avanzata di civilizzazione umana e che in ogni era i molteplici strati della sua complessa realtà rimangono in gran parte celati, allora  la cruciale intersezione tra città “fisica”, od osservabile, con città sociologica, che non può essere osservata con alcuno strumento fisico, diventa ancora più essenziale. Da un lato vediamo la città fisica e non vediamo quella sociale, ma dall’altro la città fisica è il prodotto della città sociale, senza la quale non esisterebbe. E soprattutto non esisterebbe nelle forme con le quali noi riconosciamo non solo la città, ma quella specifica città. Dall’altro ancora, quell’oggetto, la città fisica, ha un’influenza cruciale sulla città non osservabile, della quale rappresenta l’habitat. La città, però, come dice Anthony Giddens, “mostra una falsa continuità con gli ordini sociali preesistenti”. I suoi cambiamenti sono continui, come un accrescimento stalagmitico. E ne sperimentiamo le conseguenze immediate, in particolar modo nelle nostre pratiche urbane quotidiane, insopportabili ed irrinunciabili al tempo stesso.

Guido Martinotti è professore ordinario di Sociologia Urbana all’Università degli Studi di Milano-Bicocca, dove dal 1999 è Pro-Rettore e Coordinatore del Corso di laurea in Scienze del turismo e comunità locale, Facoltà di Sociologia, e dal 2001 è Coordinatore e Direttore del Comitato Scientifico del Programma di Dottorato QUA_SI, Qualità della vita nella Società dell’Informazione.