La prorompente crescita della Repubblica Popolare Cinese negli ultimi quarant’anni ha prodotto gravi danni ambientali: erosione del suolo, deforestazione, inquinamento dei fiumi e dei laghi, che impattano direttamente sulla vita della popolazione cinese. Tuttavia per Pechino, assicurarsi che “i cieli siano blu, l’acqua pulita e le montagne verdi” è essenziale per assicurarsi nel lungo periodo la stabilità dell’Impero del Centro e quindi la sovranità del Partito comunista. Per questo il governo cinese vuole abbattere l’utilizzo del carbone e puntare su fonti energetiche meno inquinanti, ma questo significa intaccare reti di potere e trovare un nuovo equilibrio tra crescita economica e qualità della vita.