Introduce l’incontro Paola Rosà, giornalista
La generazione di piazza Tahrir e chi affronta il mare a bordo dei pescherecci parlano la stessa lingua. Ci raccontano come si trasformano le loro società e dimostrano come in un mondo così connesso ciò che succede lontano da noi si ripercuote in casa nostra. Ma come può l’Italia affrontare questa situazione senza disumanizzare uomini e donne attraverso categorie come “migranti”, “irregolari” e “clandestini”? E che cosa è disposta a fare davvero l’Europa rispetto a tutto ciò, sapendo che le ragioni della fuga di questi giovani risiedono nel desiderio di avere un’opportunità di vita, un lavoro, il rispetto della propria dignità di essere umano.