La condizione dell'immigrato in un paese lontano, lo spaesamento di fronte al comportamento degli abitanti del paese ospitante, la difficile ricerca di identità, il precario equilibrio tra memoria e presente sono i temi che troviamo nei romanzi dell’iraniano Kader Abdolah. Se ne "Il viaggio delle bottiglie vuote" è Bolfazl, protagonista ed alter ego dell'autore, a dare testimonianza di una storia di immigrazione e di un lento processo di adattamento a una realtà così diversa da quella vissuta, nel seguente "Scrittura cuneiforme" sarà Ismail, anch’egli figura-specchio di Abdolah, a risalire il fiume del suo passato, ripercorrendo con nostalgia e poesia ottant’anni di storia dell’Iran. Per Kader Abdolah, rifugiato politico in Olanda dal 1988 e Premio Het Gouden Ezelsoor 1993 per l’opera d’esordio più venduta, la letteratura acquista valore morale e funzione essenziale di testimonianza, praticata anche attraverso l’inconsueta adozione della lingua del paese che l’ha accolto.