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05/09/2004 - 16:00

Biblioteca Civica di Rovereto

Da Ulisse, il lungo viaggio di Blumenthal

Bud Blumenthal e Domenico Rigotti

Conduce Domenico Rigotti, giornalista e critico di danza.


Bud Blumenthal è ospite del Festival Oriente Occidente con tre lavori ispirati a testi letterari, alla figura di Ulisse e alla metafora del suo viaggio. L’incontro mira a conoscere il coreografo americano attivo in Belgio, il suo percorso artistico, il suo viaggio poetico in relazione alle fonti letterarie alle quali si è ispirato.

Bud Blumenthal, coreografo di origine americana, ha iniziato a creare i suoi lavori nel 1992 in Belgio, dove vive dal 1988. Di formazione eclettica, ha praticato sport intensivamente per più di quindici anni prima di esplorare le tecniche dello joga, del taï chi chuan e della danza improvvisata.

Nel 1986 ha ottenuto il diploma in Danza, Coreografia ed Esercizio di Movimento all’Università del Massachussetts. Ha continuato la sua formazione in danza contact e tecniche di “release” a New York.

 

Ha prodotto numerosi spettacoli, fino ad arrivare al 2004 quando crea Les Reflets d’Ulysse, rielaborazione del precedente Les Sentiers d’Ulysse, tappa del lavoro fondato sull’opera di Joyce e sull’Odissea.

Ulisse è un simbolo del destino, un eroe e un anti-eroe, che si può seguire nelle pieghe nascoste della realtà e della nostra esistenza. Les Sentiers è stato composto a partire dall’idea del monologo interiore in movimento, nel quale le impressioni, le sensazioni, le emozioni, si intersecano di continuo.

Viaggiare è aprirsi ad un mondo esterno e sconosciuto, è cercare la propria interiorità. Le strade sono molte, i sentieri infiniti. Un’opera veritiera di sonorità, di continuo scambio tra interiore ed esteriore, una miriade di immagini dal mondo e dall’inconscio. La tessitura di questi Sentiers è aperta, ibrida, ad immagine del viaggio dell’eroe di Omero, pieno di deviazioni. Una narrativa aperta, nella quale il movimento è composto secondo un principio di retrogradazione: fare e disfare continuamente le maglie di un tessuto.

Ne Les Reflets d’Ulysse Bud Blumenthal prosegue la ricerca attorno all’integrazione tra danza ed arte figurativa, in collaborazione con il videoartista Antonin De Bemels. Qui l’immagine acquista capacità di movimento, essa danza con l’interprete. Per ottenere quest’effetto è stato introdotto un sistema di proiezione che segue il danzatore, come la sua ombra. Il ruolo riconducibile a questa ombra attiva è dunque fondamentale: il subconscio, l’alter-ego, una prospettiva differente.

24 Haïkus è costituito di una sequenza di poemi coreografici, basati sulle qualità proprie degli haïkus scritti: la delicatezza, la tangibilità dell’istante, la risonanza della semplicità. Ognuno di questi haïkus danzati possiede la sua propria idea, il suo ritmo, la sua forma di movimento, la sua propria libertà spaziale. Con un leggero slittamento della struttura coreografica un haïku succede all’altro e si trasforma in una nuova entità distinta dalla precedente