Ris et Danceries, gruppo francese fondato nel 1980 da Francine Lancelor, è oggi conosciuto come uno degli ensemble più interessanti di danza “barocca”. Lo stesso nome della Compagnia è indicativo di una ricerca mirata a riportare in vita un patrimonio espressivo appartenente al passato: “Ris”- si legge nel dossier di presentazione della Compagnia – rimanda all’ingresso degli amori, dei giochi e dei piaceri nelle opere del XVII e XVIII secolo, “Danceries” è il termine dato alla musica di danza del XVI secolo.
Francine Lancelot passa la sua infanzia a Montpellier, trasferendosi a Parigi a quindici anni, dove segue vari corsi di danza. Nel ’54 studia a Berlino con Mary Wigman. Tornata a Parigi, lavora con Françoise e Dominique Dupuy. In seguito è al fianco di Pierre Conté al Théâtre de l’Atelier e con Jean Dasté a Saint-Etienne, dove è ingaggiata come danzatrice, coreografa e attrice. Qui assiste a un’esibizione di danze tradizionale yugoslave, la cui visione contribuisce a determinare la direzione futura delle sue ricerche. Rientrata a Parigi, inizia dal ’64 a collezionare danze popolari per il Musée des Arts et Traditions Populaires. In questi anni approfondisce i suoi studi all’Ecole Pratique del Hautes Etudes, cominciando a insegnare. Léone Mail, a quel tempo ispiratrice della danza al Ministero della Cultura, convince Claude Bessy a invitare Francine Lancelot ad insegnare all’Opera di Parigi. In quel periodo la Lancelot conosce Philippe Beaussant, fondatore dell’Institut de Musique et de Danses Anciennes, dove organizza diversi seminari. Dopo dieci anni di intensa ricerca, incontra nel ’79 Antoine Geoffroy-Dechaume, clavicembalista e musicologo con cui comparare le proprie scoperte. L’anno seguente la studiosa decide di fondare una sua Compagnia, riunendo in “Ris et Danceries” danzatori, coreografi e ricercatori. Dall’80 ad oggi Francine Lancelot ha creato una quindicina di spettacoli basati sulla ricostruzione di danze storiche. La Lancelot ha inoltre partecipato alla realizzazione di varie opere e ha firmato alcune creazioni personali, in cui si equilibrano in modo felice invenzioni e rispetto della storia. Tra queste l’assolo “Bach Suite” (’84) e il balletto “Quelques Pas Graves de Baptiste” (’85) nati per l’Opera di Parigi su invito di Rudolf Nureyev.
Tra i suoi collaboratori più preziosi vanno ricordati François Raffinot, Andrea Francalanci, Beatrice Massin e Ana Yepes.
Ultimamente la ricerca di “Rise t Danceries” si orienta verso nuove sfide, studiando la tradizione antica della danza italiana, spagnola, inglese. In questa linea è nata l’ultima creazione della Compagnia, commissionata dalla Biennale di Lione e ospitata in prima assoluta da Oriente Occidente. Tema di “Zarandanzas”, questo il titolo dello spettacolo, è il confronto dei diversi rapporti tra musica e danza nella cultura francese e spagnola del ‘600. La prima parte del lavoro, di carattere storico, presenta un ampio repertorio delle danze spagnole dell’epoca legate a processioni religiose, feste popolari e scuole di danza, comparate alle danze di corte e di scena francesi della stessa epoca; la seconda reinventa un modo di ballare a partire dai possibili mutamenti tra i due stili espressivi. Allo spettacolo hanno collaborato registi, compositori, danzatori e musicisti provenienti dai due Paesi, diretti per l’occasione da Ana Yepes.