"Forse solo la mancanza di forma la più alta manifestazione del potere"
Kobo Abe, La donna di sabbia
WINGS AT TEA
Ispirato ai dipinti di Marc Chagall, caratterizzati da fantasie colorate e stravaganti, e alle sue figure volanti, Wings at Tea ha debuttato nel 2001 a Durham negli Stati Uniti, all’interno dell’American Dance Festival nell’ambito del programma dedicato ai coreografi internazionali. La matrice su cui si dispiega l’intera performance, accomunabile al genere del teatrodanza, fonda le sue basi musicali sulle composizioni originali del violoncellista americano Chris Lancaster, integrate con brani di Yma Sumac, Johann Sebastian Bach e dei Metallica. La coreografa Tatiana Baganova sostiene che dai momenti fissati nei dipinti di Chagall si possa evincere la storia che ha portato a quegli attimi, nonché immaginarne il seguito: Wings at Tea mette in scena proprio il ciclo della vita, simboleggiato dall’incontro/scontro tra uomini e donne, in una battaglia dei generi dove confluiscono urgenze, seduzioni e possibilità.
SEPIA
La performance Sepia è ispirata al libro dello scrittore e drammaturgo giapponese Kobo Abe La donna di sabbia. Realizzato da Tatiana Baganova nell’ambito dell’American Dance Festival nel 2010, lo spettacolo intende trasmettere le atmosfere evocate dal testo: «L’idea alla base di considerare la sabbia come una negazione della stabilità non è poi così folle... il movimento di un ottavo di millimetro, un mondo dove l’esistenza è un concatenarsi di stati», si legge nel romanzo. La sabbia diventa dunque al tempo stesso emblema del tempo, habitat di eroi ed elemento mutante. L’infinità del movimento provocato dalla sabbia è accompagnato in scena da lunghi e lenti frammenti della Sinfonia n. 8 del compositore armeno Avet Terteryan, a riprodurre il concetto espresso dallo scrittore per cui «la sabbia fluisce, ma in maniera differente dall’acqua: si può nuotare nell’acqua, ma sotto il peso della sabbia una persona affonda».
Provincial dances theatre, attiva dal 1990 a Yekaterinburg in Russia, vanta un repertorio di una trentina di produzioni, alla creazione delle quali hanno partecipato anche coreografi stranieri come Joachim Schlömer e Christine Brunel (Germania), Anouk van Dijk e Shusaku Takheuchi, Uri Ivgi e Johan Greben (Olanda).Vincitrice del premio teatrale nazionale russo Golden Mask e di tanti altri riconoscimenti in diversi Paesi d’Europa, la compagnia si basa su vari metodi delle scuole europee e americane, inclusi balletto, yoga, body conditioning, release e altre tecniche utili allo sviluppo professionale e artistico richiesto. Conosciuta in Russia e all’estero come una compagnia di avan- guardia le cui performance coniu- gano movimento, espressioni visive e arti teatrali in uno stile riconoscibile, Provincial Dances Theatre predilige l’interazione tra varie forme artistiche. L’estetica della compagnia si basa infatti sulla sintesi tra musica, danza, luci, costumi ed espressività degli attori, su un particolare concetto di ecletticità, finalizzato alla ricerca di nuove idee e mezzi di espressione artistica.
Tatiana Baganova, detentrice di numerosi premi nel campo della danza e del teatro in Russia e all’estero, è la coreografa principale del Provincial Dances Theatre.