La nostra epoca è segnata dalla parola “crisi”. Nessun aspetto ne è al riparo: lo Stato, l’Europa, le istituzioni, la giustizia, la scuola, il sistema sanitario, l’educazione, le famiglie. Dubosc, in piena emergenza economica, sociale e sanitaria, oltre che ambientale, entra nel vivo della crisi aperta dalla pandemia osservando l’acuirsi delle disuguaglianze, le risonanze psichiche dell’isolamento, la medicalizzazione radicale della vita e della morte e soprattutto il rapporto imprescindibile tra salute e ambiente. Un lavoro di scrittura avviato da tempo sul “perché” e sul “dopo”, una riflessione sull’antropocene.