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09/09/2006 - 20:30

Rovereto - Teatro alla Cartiera

Second Souffle - Deuxième Temps, Mémoire

Karim Amghar, Olé Khamchanla, Azdine Benyoucef - A’Corps, Second Souffle - Deuxième Temps, Mémoire | ph Eric Legrand

Il secondo tempo di un incontro
Il nome attribuito alla compagnia che hanno fondato nel 1998 – A’Corps – è già un indizio della fisicità cara a Karim Amghar e Olé Khamchanla, campioni di hip hop ma non solo. Amghar, d’origine magrebina, vanta un passato di danzatore contemporaneo con Pierre Deloche e Khamchanla, proveniente dal Laos, si appassiona sia all’apprendimento della brasiliana capoeira, sia alla danza contemporanea, guidato da coreografi diversi (tra cui l’italiana Monica Casadei). Poi entrambi entrano a far parte di due compagnie di hip hop, Traction Avant e Culture Street e infine decidono di mettersi in proprio (l’Associazione Art Corps et Danse/Compagnie A’Corps ha sede a Valence in Francia) grazie a una comunione d’intenti e a una complicità artistica che non conosce rivalità o competizione. La loro prima creazione s’intitola doverosamente Rencontre; seguono Symbiose del solo Karim Amghar, Chantis, Nous sommes Tous… del solo Olé Khamchanla, Boomerang e l’ultima pièce, creata nel 2005, Deuxième Temps, Mémoire (presentata in maggio anche a Parigi) che vede ancora riuniti gli sforzi dei due fondatori di A’Corps nel tessere quell’intreccio di tecniche di strada, di sala e non, tipico del métissage di molta danza multietnica. Trio maschile in cui si esibisce, oltre ai due coreografi,Trung Ngon Vo detto “Lowriz”, Deuxième Temps, Mémoire è una sorta di madeleine proustiana però intinta in un Bloody Mary. Per gli autori è il “secondo tempo” di un incontro avvenuto otto anni or sono, forse un nuovo inizio della loro comune storia artistica, che cerca di dare interiorità e spessore all’hip hop e in cui però si intersecano le esperienze personali di tutti e tre gli interpreti. La memoria non crea lo spunto per un racconto, non sarebbe nello stile di A’Corps,ma per una summa assai modulata di emozioni – nostalgia, passione, solidarietà, frustrazione, amicizia, solitudine – che trapelano dal movimento. Dunque, non solo tecnica e virtuosismo scintillante, come nell’Hip Hop Performance di Piazza Loreto: in questo Deuxième Temps, Mémoire si alternano prodezze, ralenti, accenni di claquette e di levigata break dance. La ricerca di ciò che è stato, di ciò che i corpi dei tre interpreti hanno provato e a cui non vogliono rinunciare avviene su di una scena neutra riempita dal rimuginare sonoro di Tomas Lioux e preparata da una breve creazione anticipatrice, espressamente concepita per Oriente Occidente: Second Souffle.

Second Souffle

Direzione artistica Karim Amghar
Coreografia Karim Amghar e Azdine Benyoucef
Musiche e interpretazione Bob Benson
Danzatori Mélissa Cirillo e Azdine Benyoucef

durata 22 minuti

Deuxième Temps, Mémoire

Coreografia Karim Amghar e Olé Khamchanla
Regia luci Céliman Mezatni
Costumi Maud Millat Carus
Montaggio audio Tomas Lioux
Fotografia Patrick Fabre
Danzatori Karim Amghar, Olé Khamchanla, Trung Ngon Vo “Lowriz”

Spettacolo coprodotto da Les Rencontres de la Villette, Parc de la Villette, Initiatives d’artistes en danses urbaines (Fondation de France, Parc de la Villette, Fonds Social Européen), Le train théâtre de Portes les Valence e realizzato con il sostegno di Ministère de la Culture, DRAC Rhône-Alpes, La Région Rhône-Alpes, Le Conseil Général de la Drôme, ADDIM Drôme, Le Plateaux pour la danse de l’Esplanade de St. Etienne, La Ville de Valence, Théâtre de Montélimar, Les Francophonies en Limousin, Résidence au Théâtre du Cloître, Scène Conventionnée de Bellac

durata 35 minuti