Spettacolo fuori dagli schemi, Romeo & Juliet / Rebellion & Johannesburg immerge il pubblico nello spirito che contraddistingue oggi la città sudafricana. Disorientate, le giovani generazioni post-apartheid sono ancora in rivolta: cercano uno spazio e un’identità perse tra la cultura del passato e il nuovo che avanza. Non sono rare a Johannesburg le scene di giovani che bruciano le banconote per le strade e spargono di crema pasticcera il suolo in segno di protesta, per ostentare disprezzo nei confronti della ricchezza e della violenza.
Del battito cardiaco accelerato di questa generazione disorientata parla il lavoro di Jessica Nupen, coreografa sudafricana formatasi alla Rambert School di Londra, da tempo attiva ad Amburgo, firmato insieme al pluripremiato musicista di Soweto Spoek Mathambo, soprannominato “Price of Township Tech”, e al filmmaker Ed Blignaut.
In scena i danzatori della Compagnia di danza contemporanea più longeva e importante del Sudafrica, la Moving Into Dance Mophatong, fondata nel 1978, oggi artisticamente diretta da Mark Hawkins. Aperta a sempre nuove collaborazioni con coreografi internazionali, alla commistione dei generi - danza contemporanea africana, l’afrofusion, libera espressione e hip hop – Moving Into Dance Mophatong interpreta Romeo & Juliet / Rebellion & Johannesburg con travolgente energia. Il linguaggio coreografico muove da un teatro di danza che sperimenta la nozione di individualità finalizzata a surclassare il conflitto sociale. Ispirata dalle storie dei singoli danzatori, Nupen crea una pièce elettrizzante e contagiosa, punteggiata di humor e di paradossi, gli stessi che attanagliano il Paese. Spingendo chi guarda ad andare oltre gli stereotipi. Nel titolo anche un riferimento al Romeo e Giulietta shakespeariano, a monito perenne che la storia si ripete, non a Verona e non tra Montecchi e Capuleti.