Dopo aver lavorato come danzatrice classica nella compagnia dell’Australian Ballet, Meryl Tankard è stata a lungo uno dei massimi punti di forza del Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch. Interprete di primo piano in spettacoli come “Cafè Muller, 1980 e Walzer”, formidabile attrice comica, l’australiana Tankard, per la Bausch, costruiva i suoi assoli ispirandosi agli spunti più vari, dalle filastrocche dell’infanzia ai dialoghi zuccherosi del vecchio cinema “rosa” disseminando i propri testi di non-sense e humour surreale. Meryl Tankard ha lasciato nel 1983 la compagnia di Wuppertal ed è tornata a Sydney, dove ha fondato un suo gruppo di teatro-danza che tuttora dirige. Il suo primo spettacolo in Australia, “Echo Point” del 1984, ha ricevuto critiche entusiaste in patria.
Ispirandosi alle pitture egiziane rappresentate in una mostra del British Museum alla Galleria Nazionale Australiana, Tankard ha creato con “Nuti” un pezzo di seducente atmosfera. Scegliendo un numero limitato di movimenti base per le cinque danzatrici. Tankard usa abilmente la ripetizione per costruire una sequenza di motivi rituali con un’universalità atemporale, nonostante le loro specifiche origini antico-egiziane.
L’accompagnamento musicale realizzato da Collin Offord con flauto, gongs, ed uno strumento a corda, intensifica considerevolmente l’azione, sebbene l’elemento centrale rimanga il design e la fotografia di Regis Lansac.
Il motivo ispiratore del secondo pezzo (Kikimora) è il make-up realizzato da Mikhail Larianov per Bronislava Nijinska, La quale nel balletto di Massine “Contes Russes”, interpretava la strega Kikimora.
Nel floklore russo, Kikimora ha un crudele senso umoristico: essa può essere piccola quanto un pollice o persino invisibile, e crea rumori spaventosi. Meryl Tankard ripropone un ritratto della strega ambigua, a volte perfino cattiva, nascosta però dietro una giovanile innocenza.