Il Teatro delle Sorgenti è un programma di lavoro pratico.
Sulla base del lavoro in gruppo si incontrano nell’azione rappresentanti di culture tradizionali diverse. Si tende ad uscire dal cerchio chiuso dell’euro-centrismo, pertanto viene attribuita un’importanza rilevante alle vecchie culture del cosiddetto terzo mondo: asiatiche, amerindie, negre ecc.
Ciascuno degli esponenti che si impegnano in questo lavoro a lunga scadenza, mantiene la propria identità culturale e il proprio sistema di motivazioni – filosofiche, religiose, sociali e di costume – ad essa collegato; tuttavia nell’ambito dei lavori pratici si tende ad elementi di azione a tal punto semplici ed originari che possono essere realizzati da tutti i membri del gruppo transculturale, a prescindere dalla loro differenziazione culturale.
Non si tratta pertanto di una via che aspira alla sintesi delle culture, ma di una via che ricerca i più semplici punti di convergenza, che – in qualche maniera – precedono la differenziazione.
Grotowski incontra ognuno dei membri del gruppo transculturale all’interno del suo terreno: nel contesto culturale e tradizionale che gli è proprio.
Il candidato deve disporre di disposizioni pratiche e, in particolare, della capacità di unire i processi organici con la struttura dell’azione.
Il candidato non può essere avulso dalla propria tradizione nativa, ma deve avere il desiderio e la capacità di incontrare nel lavoro persone culturalmente condizionate in maniera diversa da lui.
Il gruppo transculturale, formato di tali individui, costituisce la struttura delle azioni semplici, all’interno della quali ognuno ha la propria linea individuale di motivazioni, ma condivide con altri, o ritrova insieme agli altri, gli elementi e i dettagli della azioni, che funzionano in ciascuno a prescindere dalla differenziazione culturale viene, per la prima volta, sottoposto ad una verifica pratica e non tecnica, appunto sulla base del programma del Teatro delle Sorgenti.
Ogni ciclo di lavoro del gruppo transculturale viene riassunto attraverso l’apertura alla partecipazione attiva di partecipanti dall’estero, i quali – in tal caso – per forza di cose rappresentano la cultura europea.
Gli elementi dell’azione trovati dai membri del gruppo transculturale vengono proposti ai partecipanti dall’esterno per una verifica pratica, il ché costituisce un ulteriore test della loro università. Le conclusioni tecniche derivanti da tale lavoro vengono riassunte nel corso di sessioni scientifiche, conferenze, lezioni e simili.
Indipendentemente dai valori culturali ed antropologici di questo programma, esso costituisce – come sta a dimostrare la pratica fino ad oggi – uno stimolo assai forte per la comprensione reciproca di persone formate all’interno di tradizioni completamente diverse.