Gennaio 2010, Rosarno, Calabria. Le manifestazioni di rabbia degli immigrati mettono a nudo le condizioni di degrado e ingiustizia in cui vivono quotidianamente migliaia di braccianti africani, sfruttati da un'economia fortemente influenzata dal potere mafioso della 'Ndrangheta. Per un momento l'Italia si accorge di loro, ne ha paura, reagisce con violenza, e in poche ore Rosarno viene "sgomberata" e il problema "risolto". Ma i volti e le storie dei protagonisti degli scontri di Rosarno dicono che non è così. "Il sangue verde racconta un pezzo di questo inferno, in questo tempo. Lasciando ai viaggiatori non autorizzati il potere della parola e della memoria. Nella convinzione che nel loro coraggio e nelle loro mani risieda la speranza di riscatto delle terre da cui sono partiti ed in fondo anche di quelle in cui sono arrivati". (Andrea Segre)
Andrea Segre: Un dottorato di ricerca in sociologia della comunicazione presso l’Università di Bologna alle spalle, Andrea Segre si è segnalato come uno dei documentaristi più sensibili e rigorosi del panorama cinematografico italiano. Studia e racconta da diversi anni le migrazioni verso l’Europa e le contraddizioni del mondo sviluppato: ha scritto e diretto Marghera Canale Nord (2003) selezionato alla Mostra del Cinema di Venezia, Che cosa manca (2006), La mal’ombra (2007) premiato al Torino Film Festival, A sud di Lampedusa (2007) sulle espulsioni dei migranti africani nel deserto del Ténéré. È dedicato allo stesso tema Come un uomo sulla Terra (2008), lavoro premiato in numerosi festival italiani e candidato al David come miglior documentario. Nel 2009 gira Magari le cose cambiano, un viaggio nel cuore delle moderne borgate romane, dove migliaia di cittadini italiani e stranieri si vedono quotidianamente negato il diritto alla dignità; del 2010 è invece Il sangue verde, un racconto di grande intensità sulla comunità straniera di Rosarno. Io sono Li, prodotto dalla Jole film di Marco Paolini e presentato con grande successo all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, rappresenta il suo esordio nel cinema di finzione.