Due spettatori “professionisti”, e specialmente esperti di teatro di ricerca, s’incontrano per parlare di corpo e di teatro a partire dal mondo di Pippo Delbono. Sono Maria Grazia Gregori, saggista, docente di storia del teatro e critico de l’Unità fin dal 1975, e Gianni Manzella, anch’egli autore di libri (l’ultimo dedicato a Leo de Berardinis) e critico de Il manifesto. La Gregori lancia i suoi temi: il corpo abbagliante, il corpo desiderante, il corpo del silenzio, il corpo delle parole, il corpo come autorappresentazione, il corpo come epifania di un disagio e di un’emarginazione. Il corpo, soprattutto, nell’ambito del lavoro teatrale, come focalizzazione del discorso. Manzella si concentrerà sul gesto del performer “che ci sorprende e ci confonde”, dice, “e in questa confusione, in questo portare disordine e conflitto, si attesta come atto politico”. Così Manzella presenta il suo intervento: “Al figlio che l’affronta con la spada sguainata, la Clitennestra di Edith Clever offre il seno nudo strappando la camicia con un gesto improvviso. C’è in questo gesto dell’attrice un contenuto emozionale che precede qualsiasi possibile decifrazione intellettuale. Un’emozione che appartiene al qui-e-ora dell’evento scenico e che passa senza mediazione attraverso il corpo dell’attore. Come una momentanea tempesta interiore. Ogni spettatore può ritrovare nella memoria questi momenti che rendono l’esperienza teatrale profondamente diversa dalle altre arti”.
Gianni Manzella è scrittore, saggista e giornalista culturale. Scrive da parecchi anni sulle pagine del quotidiano il Manifesto e ha fondato e dirige la rivista art’O cultura e politica delle arti sceniche. Di recente è uscita la nuova edizione del suo libro La bellezza amara. Arte e vita di Leo de Berardinis (La Casa Usher, 2010).
Maria Grazia Gregori si è laureata in estetica con Gillo Dorfles, controrelatore Enzo Paci, con la prima tesi sul teatro discussa all’Università degli Studi di Milano. Ha insegnato per molti anni Storia del teatro e della regia alla Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi di Milano ma ha anche tenuto seminari all’Università di Trieste e di Milano e alla Scuola del Teatro Stabile di Torino. Dal 1975 è critica teatrale de l’Unità e collabora anche al sito di Baldini Castoldi Dalai editore che prima si chiamava www.delteatro.it e che ora si è trasformato in un importante portale di cultura www.myword.it. Nel 1978 pubblica da Feltrinelli Il signore della scena dedicato ai rapporti fra teatro di regia e teatro d’attore nel Novecento ma ha anche scritto e scrive su riviste e pubblicazioni del settore.