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Il corpo la voce

Seminario di Pippo Delbono con la partecipazione di Pepe Robledo

Il seminario di Pippo Delbono intende narrarci, attraverso una serie di esercitazioni sull’espressività del corpo, quello che la mente non riesce a vedere. Chi conosce il teatro di Delbono, dove l’azione dei corpi sulla scena diventa una “coreografia teatrale”, sa quanto il suo lavoro sia incentrato sul corpo e sul gesto (sia il gesto inconsapevole che quello volontario). È un lavoro fondato e strutturato sui linguaggi, tra cui le tecniche di movimento orientali e il teatrodanza occidentale. Attraverso il suo lavoro sul corpo, Pippo Delbono ne ha trovato la forza e la fragilità, e anche la risonanza delle voce e dell’ascolto. Tramite tutto questo, ha identificato un suo percorso di “verità” teatrale. E proprio sulla voce e la coralità della voce, oltre che sulle tecniche del corpo, s’incentrerà questo nuovo seminario intensivo, che vuol essere un racconto, anche pratico, del suo personalissimo viaggio.

Pippo Delbono, autore, attore, regista, nasce a Varazze nel 1959. Negli anni ’80 inizia gli studi di arte drammatica in una scuola tradizionale che lascia in seguito all’incontro con Pepe Robledo, un attore argentino proveniente dal Libre Teatro Libre (formazione teatrale attiva in Sud America negli anni ’70 che utilizzava la creazione collettiva come mezzo di espressione e di denuncia della dittatura in Argentina). Insieme si trasferiscono in Danimarca e si uniscono al gruppo Farfa, diretto da Iben Nagel Rasmussen, attrice storica dell’Odin Teatret e per Delbono inizia un percorso alternativo alla ricerca di un nuovo linguaggio teatrale. Delbono si dedica allo studio dei principi del teatro orientale che approfondisce nei successivi soggiorni in India, Cina, Bali, dove fulcro centrale è un lavoro minuzioso e rigoroso dell’attore sul corpo e la voce. Nel 1987 crea il suo primo spettacolo, Il tempo degli assassini e nello stesso anno incontra Pina Bausch che lo invita a partecipare a uno dei lavori del suo Wuppertaler Tanztheater. Questa straordinaria occasione segna una tappa fondamentale nel percorso artistico del regista. Gli spettacoli di Delbono non sono allestimenti di testi teatrali ma creazioni totali, gli attori sono parte di un nucleo che si mantiene e cresce nel tempo. Già nella prima opera si definiscono i tratti di un lessico teatrale unico che rappresenta la peculiarità di tutte le creazioni seguenti.