Il teatro di Pippo Delbono, il cui l’espressività del corpo diventa un motore di riflessioni sull’argomento, offre a Umberto Galimberti lo spunto per parlare a Rovereto de “Il corpo in Occidente”, durante un incontro con il pubblico che verrà condotto da Leonetta Bentivoglio. Illustre filosofo e psicologo, Galimberti affronterà il tema del corpo nell’ottica della pluralità di significati che ha assunto in Occidente, dove il corpo è un organismo da sanare per la medicina, è forza lavoro da impiegare per l’economia, è carne da redimere per la religione, è inconscio da liberare per la psicoanalisi, è manichino per la moda.
Questa sua specificazione avverrà a partire da un viaggio nel mondo greco dove, con Platone, s’inaugura il dualismo anima e corpo. Poi si proseguirà con la tradizione giudaico-cristiana che non disponeva di alcun concetto di anima, e si approderà a Cartesio il quale riduce il corpo a organismo, offrendo alla scienza la base per le sue competenze. Dalla “seduzione dell’errore cartesiano” ci salva la fenomenologia, che distingue l’organismo dal nostro corpo vivente nel suo rapporto col mondo della vita. Questo “corpo vivente”, sostiene Galimberti, non ha bisogno dell’anima per rendere conto della condizione umana.
Umberto Galimberti è professore ordinario di filosofia della storia e di psicologia generale e di psicologia dinamica all’Università di Venezia, nonché membro ordinario dell’International Association of Analytical Psychology. Ha collaborato con Il Sole 24 Ore dal 1986 al 1995, e dal 1995 a oggi collabora con La Repubblica. Tra le sue pubblicazioni più significative, tutte edite da Feltrinelli, ricordiamo: Il tramonto dell’Occidente nella lettura di Heidegger e Jaspers (1975-1984), Psichiatria e fenomenologia (1979), Il corpo (1983), Gli equivoci dell’anima (1987), Psiche e techne. L’uomo nell’età della tecnica (1999), Orme del sacro (2000), I vizi capitali e i nuovi vizi (2003), Le cose dell’amore (2004), La casa di psiche. Dalla psicoanalisi alla pratica filosofica (2005), L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani (2007), I miti del nostro tempo (2009), Il segreto della domanda. Intorno alle cose umane e divine (2011). È inoltre autore unico del Dizionario di psicologia (Utet, 1992), e in forma ampliata e aggiornata (Garzanti, 1999). È in corso di ripubblicazione nell’Universale Economica Feltrinelli l’intera sua opera, di cui alcuni volumi sono tradotti in francese, tedesco, olandese, spagnolo, portoghese, sloveno, greco e giapponese.