Già direttore de l’Unità e oggi editorialista de La Repubblica, Concita De Gregorio, che è anche autrice di vari libri (l’ultimo è Così è la vita, pubblicato da Einaudi), segue da molti anni il teatro di Pippo Delbono, di cui ha riconosciuto sempre le implicazioni politiche profonde. Sarà lei, anche attraverso la sua prospettiva del particolare mondo di Delbono e della centralità che in questo mondo assume il corpo, a guidarci in un incontro su quel “corpo in cerca di verità” (verità spesso scomode e sofferte) che ha caratterizzato il lavoro dell’ultimo Pasolini. Una dimensione che ha ispirato molto la ricerca artistica di Delbono.
Lo farà parlando col saggista, romanziere e critico letterario Emanuele Trevi, il quale ha dedicato il suo ultimo, densissimo libro (Qualcosa di scritto, edito da Ponte alle Grazie) proprio all’ultimo Pasolini, quello del romanzo incompiuto Petrolio. Attraversandone le pagine con un’interpretazione radicale e illuminante, Trevi esplora la storia che si nasconde in questo misterioso testo pasoliniano svelandone l’implicito percorso verso i più eterni e riposti segreti della vita. Il corpo e il mito dell’androgino sono al centro di questo suo viaggio, da cui Emanuele Trevi, durante l’incontro a Rovereto, trarrà spunto per parlare di teatro, mettendo in relazione l’ultimo Pasolini e l’ultimo Artaud.
Concita De Gregorio è giornalista e scrittrice. Attualmente è editorialista. Inizia la carriera nelle radio e televisioni locali toscane, passando poi a Il Tirreno. Dopo otto anni, nel 1990, inizia a collaborare con La Repubblica, dove si occupa di cronaca e politica interna. Dal 2008 al 2011 è direttore de l’Unità. Nel 2010 vince il Premio Renato Benedetto Fabrizi. Ha scritto, tra gli altri, Non lavate questo sangue (Laterza, 2001; Sperling & Kupfer 2006), Una madre lo sa (Mondadori, 2006), Così è la vita (Einaudi, 2011).
Emanuele Trevi nasce a Roma nel 1964. Collabora come critico a vari quotidiani e riviste, nonché a Rai Radio 3. Cura varie edizioni di classici italiani e stranieri e pubblica Istruzioni per l’uso del lupo (Castelvecchi, 1994), Musica distante (Mondadori, 1997), I cani del nulla (Einaudi, 2003), Senza verso. Un’estate a Roma (Laterza, 2004), L’onda del porto. Un sogno fatto in Asia (Laterza 2004), Il libro della gioia perpetua (Rizzoli, 2010), Qualcosa di scritto (Ponte alle Grazie, 2012). Finalista al premio Strega 2012.