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05/09/2012 - 16:00
06/09/2012 - 16:00
07/09/2012 - 16:00

Rovereto, Foyer dell'Auditorium Melotti

Humanology. Site Specific Young Project

Mauro Astolfi, Humanology. Site Specific Young Project

«Si impara con la pratica. Che si tratti di imparare a danzare facendo esperienza di ballo, oppure imparare a vivere facendo esperienze di vita, il principio non cambia. In alcuni campi si diventa atleti di Dio».
Martha Graham

Mauro Astolfi è uno degli autori contemporanei più rappresentativi sulla scena europea. Impegnato come coreografo e didatta a livello trasversale, ha costruito uno suo stile e un linguaggio gestuale originali, frutto di una personale elaborazione di diverse forme espressive del movimento contemporaneo. Sarà il foyer dell'Auditorium Melotti a fare da scenario per il suo Site specific young project, un laboratorio formativo che offre a undici giovani danzatori trentini, sotto la sua guida, di esibirsi tre giorni con tre repliche al giorno, il 5, 6 e 7 settembre nel contesto di Oriente Occidente. Il tema sarà Humanology e così lo spiega il suo autore: «La creazione ha preso forma ragionando sull'incontro /scontro tra la componente umana e l'approccio dell'uomo alla tecnologia. La performance ragiona e investiga sulla tecnologia umana, ovvero il farsi “antenna” del corpo, un’antenna per captare segnali, quelli degli altri, per imparare a conoscersi e a riconoscersi. È il superamento della sofisticatissima tecnologia del corpo per andare oltre il corpo stesso; se si è fortunati ci si può imbattere nella massima sublimazione della tecnologia: l'amore».

Mauro Astolfi, dopo la lunga permanenza statunitense, fonda nel 1994 Spellbound Dance Company, oggi Spellbound Contemporary Ballet: un canale preferenziale per esprimere la sua personale concezione del linguaggio coreografico, oltre che compagnia di punta nel mercato internazionale, accreditata sia per l’originalita’ delle creazioni che per  l’eccellenza tecnica degli interpreti. Come autore free lance ha firmato coreografie, tra l’altro, per Kitonb Extreme Theatre Company (2004) e per Theaterschool di Amsterdam (2005); e ancora per il Balletto di Roma la produzione Libera risonanza (2009), per il  Szegedi Kortárs Balett in Ungheria lo spettacolo Quasi Umano (2010). Sue le coreografie per il musical I Promessi Sposi-Opera moderna con la regia di Michele Guardì (2010). Nel 2011 è invitato in Germania dal Leipziger Ballet a coreografare una creazione originale per il progetto “Intershop” dal titolo Hold me in this storm e negli Stati Uniti a Chicago per un nuovo lavoro per la River North Chicago Dance Company dal titolo Contact me. Sempre nel 2011 è coreografo insieme all’israeliana Adi Salant, direttrice associata del Batsheva Dance Company per il progetto “Danza e/è cultura un ponte tra Italia e Israele”, promosso e patrocinato dal MIUR (Ministero per l’Università e la Ricerca), Fondazione Flavio Vespasiano e Comune di Rieti. Oltre all’attività di coreografo Mauro Astolfi è costantemente impegnato come guest teacher nei maggiori centri di danza internazionali. Dall’ottobre 2009 è Direttore Artistico del dipartimento contemporaneo del Centro D.A.F. (Dance & Arts Faculty- Progetto Internazionale di Danza e Arti Performative) a Roma.

www.mauroastolfi.it

Ideazione e coreografia Mauro Astolfi
Assistenza alla coreografia Beatrice Bodini, Maria Cossu
Danzatori Lorenzo Del Moro, Giuliano De Luca, Chiara Ferraglia, Silvia Holler, Stefania Lazzeri, Annalisa Manara, Chiara Pedron, Francesca Poli, Renzo Popolizio, Camilla Spagni, Valentina Spagni


Prodotto da Oriente Occidente

prima nazionale
durata 16 minuti