PRIMA NAZIONALE
Xie Xin è la stella nascente della coreografia orientale. Trentaduenne, nata nella provincia cinese di Jiangxi, dopo gli studi di danza tradizionale con la madre si è formata alla Guangdong Dance School dove nel 2004 si è diplomata. Contro il volere dei genitori, che non ritenevano il professionismo in danza un lavoro ‘sufficientemente stabile’, è divenuta interprete di spicco nelle principali compagnie del suo paese: Guangdong Modern Dance Company (la prima compagnia di danza moderna cinese fondata nel 1987), Jinxing Dance Theatre, Tao Dance Theatre e Beijing Dance LDTX. Dal 2014 è coreografa indipendente e direttrice della compagnia che porta il suo nome, non solo nucleo artistico ma anche centro di scambi formativi con l’Occidente nel periodo estivo. Vincitrice in Europa dei Concorsi coreografici di Hannover e di Roma (2015), il suo già ricco repertorio di titoli - Unknown, Floating Flow Mrk, Ascolta il corpo, Falling +, Plus, Face 2 Face – è stato presentato in Asia, negli Usa e in Europa. In particolare, è al Festival finlandese di Kuopio che Xie Xin è molto apprezzata tanto che il direttore artistico Jorma Outinen parla di lei in termini entusiastici. Al Festival Oriente Occidente debutta con From IN, brano pluripremiato del 2015 per nove danzatori inclusa la coreografa. Il lavoro prende le mosse dall’interpretazione della parola cinese ren, che significa persona. “Come esseri umani - spiega Xie Xin - condividiamo i ricordi reciprocamente quando ci incontriamo. Sono partita da qui per la creazione del pezzo: dai desideri, dall’amore, dalla violenza, dalla dolcezza, insomma dai sentimenti che determinano e riguardano gli scambi tra le persone. Senza questi sentimenti, noi siamo solo vite indifferenti in spazi paralleli”. Un lavoro che viene da dentro, che trasforma le esperienze in una danza articolata, imprevedibile, sospesa. La coreografia è un flusso di coscienza, i torsi sono flessuosi, i movimenti a onda fanno sembrare gli interpreti privi di giunture e articolazioni. Guardando From IN sembra di assistere a un sogno dentro cui i corpi sono un tutt’uno con l’aria.