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10/09/2011 - 19:00

Rovereto, Piazza del Mart

Ember

Ziya Azazi - Ziya Azazi Company, Ember | ph Carlos Olmo Martorell

«I Turchi sono venuti dalla profondità del continente asiatico. (...) Furono più spesso agricoltori che pescatori, piuttosto guerrieri che naviganti. Consacrarono e cantarono l’ulivo e il fico, coltivarono come gli altri la vite, il melograno e il mandorlo sui versanti che fruivano dell’aria del mare Mediterraneo.»

Predrag Matvejevic, Breviario Mediterraneo

 

Ziya Azazi è uno straordinario danzatore e interprete: chi ha avuto la fortuna di vederlo lavorare conosce la forza liberatrice della sua immaginazione e il profondo e sincero suo credo pedagogico. Azazi è soprattutto un interprete contemporaneo delle danze tradizionali Sufi: la sua decodificazione dipende da una nativa ricerca analitica che però non è solo artistica e concettuale, ma anche personale e consapevole. La questione della motion nella realizzazione attraverso la danza di stati simultanei di consapevolezza fisica, è da sempre al centro del suo lavoro.

La sfida di Ember invece, con l’opportuno e suggestivo ambiente sonoro creato da Mike Ottis, è quella di indagare l’attimo che possiamo considerare come l’inizio o la fine di qualcosa; questo attimo temporale corrisponde, anche, per tutta evidenza, a una dimensione spaziale dell’inizio e della fine della vita: nella metafora del ciclo con cui siamo soliti riconoscere gli estremi di una esistenza, Azazi indaga su di un palcoscenico solcato inizialmente da tre cerchi concentrici, dove e quando e come si genera il più vero impulso dello spazio vitale. Il superamento delle limitazioni delle tre circonferenze corrispondono esattamente alla vittoria sui limiti della gravità e della percezione. Anche la dimensione autodistruttiva deve essere attraversata nella forza del fuoco, affinché il dolore per la finitudine si converta nella gioia di un necessario, ineluttabile rinnovamento del ciclo della vita.

Gli assoli di danze Dervish di Azazi trasformano la classica danza Sufi in una forma di spettacolo che ha al centro non l’illuminazione, ma la pura gioia della possibilità di partecipare a un vero e proprio rituale laico, estraneo a qualsiasi confine mentale o fisico imposto in genere da tutti i sistemi di fede.

Nato ne 1969 ad Antakya, in Turchia, Ziya Azazi grazie a una borsa di studio della Summer Dance Week Vienna (Dance Web) nel 1999 riceve la menzione d’onore come «Danzatore più eccellente dell’anno in Austria», dove si è trasferito, dalla rivista «Ballet International». Tra il 2000 e il 2002 è ingaggiato dalla Vienna Volksoper e, in Germania, dal Theaterhaus Stuttgart, dal Grand Théâtre de Genève in Svizzera. Nel 2004 ha collaborato con Jan Fabre/Troublyn e fra il 2005 e il 2007 ha preso parte allo spettacolo D’Orient della Compagnie Thor.

www.ziya-azazi.com

Coreografia Ziya Azazi
Coreografia e danza Ziya Azazi
Drammaturgia /Testi Isin Onol
Musiche Mike Ottis
Scenografia Ziya Azazi & Peter Leitner
Luci Lutz Deppe
Costumi Ischiko
Scena Ali Can Guezel
Effetti scenici Robert Nagel

 

Prodotto da Freeart, Za&Office, Mediterrània
Si ringraziano Ali Can Guezel, Dorothee Gussenbauer, Ischiko, Peter Leitner, Carlos Travino

prima nazionale
durata
25 minuti