Oriente OccidenteOriente Occidente Logo
11/09/1997 - 07:00

Teatro Zandonai

E muoio disperato

Tra i giovani gruppi inglesi emersi negli anni ’90, la Ricochet Dance Company, fondata nell’89 dalle danzatrici Kate Gowar e Karin Potisk, ha una struttura insolita per essere un gruppo che lavora sulla danza contemporanea. Non è infatti diretta da un coreografo, ma si sta costruendo un repertorio di creazioni firmate dai nomi nuovi della danza inglese. Kate Growar e Karin Potisk commissionano infatti due lavori a stagione, dando modo alla Compagnia di approfondire, anno dopo anno, approcci al movimento di segno differente. Tre i coreografi coinvolti nel doppio programma ospite di Oriente Occidente: Wayne Mc Gregor, Javier De Frutos e Rosemary Lee. Direttore della Random Dance Company, Wayne Mc Gregor, risiede attualmente al Place Theatre di Londra, spazio chiave per lo sviluppo della coreografia contemporanea inglese. Urban Savage è un pezzo per cinque danzatori che si prefigge di esplorare il rapporto tra vulnerabilità ed aggressione, desiderio e impossibilità di contatto. Famoso per essersi esibito nudo in assoli dalle tematiche scottanti, Javier De Frutos – uno dei nomi più in voga della giovane scena londinese, cresciuto a New York con la Compagnia di Laura Dean – firma per la Ricochet Dance Company due pezzi dai presupposti accattivanti. Il primo, E Muoio Disperato, titolo vincitore del Concorso di Bagnolet del 1992, nasce sul terzo atto della Tosca di Giacomo Puccini ed è un pezzo che si autoproclama “non adatto a un pubblico di bambini”. Sesso, amore, gelosia e morte sono del resto i temi portanti di questo stravagante racconto, in cui anche il baciarsi si trasforma in spunto coreografico. Con All visitors bring happiness, some by coming, some by going, De Frutos ha scelto invece di rivisitare un titolo del Novecento su cui si sono già confrontati Aurelio Milloss, Jerome Robbins, Maurice Béjarat, Jiri Kylian, Reinhild Hoffmann, Angelin Preljocaj. Si tratta di Les Noces di Igor Stravinsky, oratorio dedicato alla descrizione del rito sociale di un matrimonio contadino russo, coreografato per la prima volta nel 1923 da Bronislava Nijinska. Javier De Frutos affronta con estrema libertà il racconto e la partitura stravinskyani, firmando, decreta The Times, “30 minuti di coreografia furiosa come un atto sessuale”. Rosemary Lee, autrice di Treading the Night Plain, alterna l’attività di danzatrice solista alla creazione coreografica di gruppo legata a particolari ambientazioni (un’abbazia in rovina per Haughmond Dances, un deposito di pneumatici per Ascending Fields). Treading the Night Plain (’97) è il suo primo pezzo per la  Compagnia Ricochet. E’ una sorta di studio sul rapporto tra la luce e il corpo, che trae ispirazione dalla musica del compositore americano Terry Riley.